Live/Dead

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Live/Dead
album dal vivo
ArtistaGrateful Dead
Pubblicazione10 novembre 1969
Durata75:44 (LP originale)
79:30 (riedizione su CD)
Dischi2 sull'LP originale, disco singolo sull'edizione CD
Tracce7 + 2 ghost track
GenereRock psichedelico
EtichettaWarner Bros.
ProduttoreGrateful Dead, Bob Matthews, Betty Cantor
Registrazioneall'Avalon Ballroom e al Fillmore West a San Francisco, rispettivamente il 26 gennaio e il 27 febbraio 1969
Grateful Dead - cronologia
Album precedente
(1969)
Album successivo
(1970)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
The Village VoiceA+[2]
Encyclopedia of Popular Music[3]
Piero Scaruffi[4]

Live/Dead fu il primo album live in doppio LP pubblicato dai californiani Grateful Dead dalla Warner Bros.[5].

Il gruppo, che verrà poi ricordato per le leggendarie performance dal vivo e per le lunghe jam session[6], intese come forma di improvvisazione corale capace di travalicare i confini della canzone, non aveva ancora mai inciso un album live. Le registrazioni provengono da concerti svoltisi nel 1969. Solo un brano viene ripreso dagli album precedenti, Saint Stephen, tratto da Aoxomoxoa, mentre Dark Star, che con i suoi 23 minuti occupa tutta la prima facciata del disco, era già stata pubblicata come singolo nel 1968: è riconosciuta come il manifesto del pensiero della band e simbolo di tutta una stagione musicale.[6]

In una lista dei 500 migliori album pubblicata dalla rivista Rolling Stone nel 2003, Live/Dead compare alla posizione numero 244.[7]

La copertina del disco originale, disegnata da R.D. Thomas, ha stampato su un lato "Live" mentre sul retro ha "Dead" in caratteri cubitali divisi in modo che la parte superiore della parola possa essere letta come "acid".

  1. Dark Star - 23:19
  1. Saint Stephen - 6:32
  2. The Eleven - 9:19
  1. Turn on Your Lovelight - 15:05
  1. Death Don't Have No Mercy - 10:28
  2. Feedback - 7:49
  3. And We Bid You Goodnight - 0:37

Presenti sulla riedizione in CD del 2001

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  1. Dark Star - 2:44 (studio edition; ghost track)
  2. WB commercial - 1:00 (pubblicità dell'epoca per il disco; ghost track)
Classifica (2021) Posizione
massima
Grecia[8] 45
  1. ^ Lindsay Planer, Live/Dead, su AllMusic. URL consultato il 25 settembre 2018.
  2. ^ Robert Christgau, Consumer Guide (6), in The Village Voice, 10 luglio 1969. URL consultato il 23 maggio 2020.
  3. ^ Colin Larkin, Encyclopedia of Popular Music, 5th, Omnibus Press, 2007, ISBN 978-0-85712-595-8.
  4. ^ Piero Scaruffi, The History of Rock Music. Grateful Dead, su scaruffi.com. URL consultato il 5 novembre 2020.
  5. ^ Roberto Municchi, 20 Essentials: Psichedelia USA (1966 - 1969), in Blow Up, n. 205, Tuttle Edizioni, settembre 2017.
  6. ^ a b Piero Scaruffi, Scheda sui Grateful Dead.
  7. ^ 500 Greatest Albums: Live Dead - Grateful Dead | Rolling Stone, su rollingstone.com. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2010).
  8. ^ (EN) Official IFPI Charts - Top-75 Albums Sales Chart (Combined) - Week: 6/2021, su ifpi.gr, IFPI Greece. URL consultato il 22 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2021).

Collegamenti esterni

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