Lea Karen Gramsdorff

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Lea Karen Gramsdorff (Lecco, 7 marzo 1974) è un'attrice italiana, di origine tedesca.

Studia recitazione presso il Centro sperimentale di cinematografia tra il 1994 e il 1996, periodo durante il quale partecipa a diversi cortometraggi per la regia di Salvatore Mereu e Carmelo Bonvissuto. Dal 1996 al 1999 frequenta "School After Theatre", master di specializzazione diretto dal regista e pedagogo russo Jurij Alschitz.

Debutta come attrice cinematografica nel film corale di Ettore Scola La cena (1998), in cui interpreta il ruolo della figlia di Stefania Sandrelli[1] con una performance giudicata "sorprendente". Nel frattempo, recita anche in varie fiction tv, tra cui: L'avvocato Porta, diretta da Franco Giraldi, e Ama il tuo nemico (1999), diretta da Damiano Damiani.

Nel 2001 da Roma si trasferisce a Cagliari[2], dove scopre la passione per la pittura: partecipa a diverse mostre collettive presso gallerie private e in spazi museali, poi nel 2005 tiene la sua prima mostra personale dal titolo Per Luglio Kaputt[3], cui fanno seguito Casi e Isolati (2008), Dal Nulla[4] (2010), Exodus (2013/2019), Se fossi qui. Lettere d'amore dai porti di mare[5] (2015), Lexikon[6] (2017), Lebenslaub. Come d'autunno, l'autunno (2020).

Parallelamente, porta avanti la sua carriera d'attrice, dividendosi tra progetti cinematografici, televisivi, e la collaborazione con il teatro stabile di ricerca e di innovazione Akròama anche nelle vesti di regista e pedagoga.

Cortometraggi

[modifica | modifica wikitesto]
  • Notte rumena, regia di Salvatore Mereu (1995)
  • Altra sonata a Kreutzer, regia di Carmelo Bonvissuto (1995)
  • I giardini della memoria, regia di Alessandro Caruso (1999)
  • Libera me, regia di Jérôme Bellavista Caltagirone (1999)
  • L'isola di Zelda, regia di Anna Wasch (2004)
  • La cura, regia di Tomaso Mannoni (2007)
  • Viaggio in Barbagia, regia di Francesco Casu (2009)
  • Enfasi mistica di un amore oscuro, regia di Gianluca Morini (2012)
  • Il nostro concerto, regia di Francesco Piras (2018) - Premio Migliore Attrice al Formia Film Festival[7]
  1. ^ Roberto Silvestri, Un invito a cena senza delitto, in il manifesto, 27 novembre 1998.
  2. ^ Massimiliano Messina, Lea Karen Gramsdorff. A Cagliari dopo Scola e Wertmüller, in Sardegna Quotidiano, 11 novembre 2011, p. 20.
  3. ^ Roberto Mura, Per Luglio Kaputt e sentimenti prêt-à-porter. Il sogno tra colore e forma, in Il Giornale di Sardegna, 8 dicembre 2005.
  4. ^ Maurizio Memoli, Dal Nulla rivela l'arte di Lea Gramsdorff (PDF), in Sardinews, giugno 2010, p. 33. URL consultato il 26 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2012).
  5. ^ Caterina Pinna, L'amore viaggia per mare: storie sotto il cielo stellato, in L'Unione Sarda, 13 settembre 2015. URL consultato il 26 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2015).
  6. ^ Raffaella Venturi, "Il sillabario visivo di Lea", in L'Unione Sarda, 1 dicembre 2017, su the Lea Gramsdorff archives. URL consultato il 6 aprile 2022.
  7. ^ Festival e premi: Il Nostro Concerto (2019) - CinemaItaliano.info, su su CinemaItaliano.info. URL consultato il 3 giugno 2024.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]