Lafoensia vandelliana

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Lafoensia di Vandelli
Plantarum Brasiliae icones et descriptiones hactenus ineditae

Lafoensia Vandellii
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoViridiplantae
SuperdivisioneEmbryophyta
DivisioneTracheophyta
SottodivisioneSpermatophytina
ClasseMagnoliopsida
SuperordineRosanae
OrdineMyrtales
FamigliaLythraceae
SottofamigliaLythroideae
GenereLafoensia
SpecieL. Vandellii
Nomenclatura binomiale
Lafoensia Vandellii
Domenico A. Vandelli, 1788

La Lafoensia Vandelliana (Lafoensia Vandellii Vand., 1788[1]) è una pianta della famiglia Lafoensia, endemica del Brasile. Appartiene al genere Lafoensia che comprende alcune specie.[2]

Lafoensia è un genere di piante appartenenti al genere Vandellia[3] nella famiglia delle Lythraceae, che comprende alcune specie quali la:

  • Lafoensia glyptocarpa.
  • Lafoensia pacari St.-Hil.[4][5]
  • Lafoensia punicifolia DC.
  • Lafoensia replicata Pohl Lafoensia speciosa DC.[6]

Il termine Lafoensia è il genere che è stato latinizzato in dedica al nobile portoghese Joannis de Braganza, Duca di Lafoens (1719-1806) che presiedette l'Accademia Reale delle Scienze di Lisbona.[7]

La nomenclatura specifica è dovuta al riconoscimento dell'opera di catalogazione dello scienziato naturalista botanico Domenico Agostino Vandelli.

La Lafoensia vandelliana è una specie di albero della famiglia delle Lythraceae.

La specie vegeta principalmente in aree palustri, su fanghi, suoli molto umidi, con o senza la preferenza di un substrato, con una distribuzione altitudinale che va dal planiziale al piano collinare ma comunque non oltre gli 800 m di quota.

Distribuzione

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Endemica del Brasile e dell'Amazzonia, la pianta si è diffusa parimenti con la colonizzazione occidentale del Sud America.[8] Oggi la sua distribuzione attraverso i vari giardini botanici del mondo ha portato questa pianta ad essere presente sia in Africa che in India. In Italia la specie è presente solo negli ortobotanici.[9]

La specie è inserita nell’Allegato IV della Direttiva Habitat. Allo stato attuale la minaccia principale è dovuta al riscaldamento globale, fermo restando che la più seria preoccupazione può essere ravvisata nella perdita o nella frammentazione dell’habitat di elezione come le paludi e le zone umide, causate dai drenaggi e dalle bonifiche dei terreni per renderli coltivabili.

  1. ^ Florae Lusitanicae et Brasiliensis specimen, 1788.
  2. ^ Template:INPN
  3. ^ http://www.plantlist.org/1.1/browse/A/Linderniaceae/Vandellia/
  4. ^ https://sites.google.com/site/efloraofindia/species/a---l/l/lythraceae/lafoensia/lafoensia-vandelliana
  5. ^ Cfr.: Cavalcanti, T.B. Lafoensia pacari, 1998
  6. ^ Cfr.: Fl. Lusit. Brasil. Spec. 33, t. 2. f. 13. 1788; et in Roem. Script. 112., t. 7. f. 13 (1796) "Plant Name Details for genus Lafoensia". IPNI.
  7. ^ https://www.actaplantarum.org/etimologia/etimologia.php?p=1&o=1,0,1,0,2,0,3,0,4&n=l
  8. ^ Amazônia, Minas Gerais, Santa Catarina, Amazônia, Goiás, Pará, Rio de Janeiro, Paraná, São Paulo, Mata Atlântica, Maranhao, Mato Grosso, Acre (Brazil), and Ceará.
  9. ^ https://eol.org/pages/5430432
  • Domenico Vandelli, Saggio d'istoria naturale del lago di Como: della Valsasina e altri luoghi lombardi (1763); Jaca Book, 1989; ISBN 88-16-28027-1, 978-88-16-28027-4;
  • AA.VV. - Dizionario di Botanica - Rizzoli Editore - Milano, 1984; ISBN 88-17-74802-1;
  • Baroni E. - Guida botanica d'Italia - Cappelli - Bologna, 1977;
  • Pignatti S. - Flora d'Italia (3 vol.) - Edagricole - Bologna, 1982;
  • Zangheri P. - Flora Italica (2 vol.) - Cedam - Padova, 1976;
  • Linnaea 2: 346, 1827.

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