La vendetta della signora

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La vendetta della signora
Ingrid Bergman in una scena del film
Lingua originaleinglese/francese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Francia, Germania Est, Italia
Anno1964
Durata100 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico
RegiaBernhard Wicki
SoggettoFriedrich Dürrenmatt
SceneggiaturaBen Barzman, Maurice Valency
ProduttoreJulien Derode, Darryl F. Zanuck
Casa di produzione20th Century Fox
FotografiaArmando Nannuzzi
MontaggioSamuel E. Beetley, Françoise Diot
MusicheRichard Arnell, Hans-Martin Majewski
ScenografiaLéon Barsacq
CostumiRené Hubert, Nina Ricci
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La vendetta della signora è un film del 1964 diretto da Bernhard Wicki.

Karla propone alla popolazione la condanna a morte di Sergio

L'ultramiliardaria ereditiera Karla Zachanassian torna dopo vent'anni nel natìo Stato indipendente di Guellen, nel Vecchio Continente, che versa in una condizione di profonda crisi finanziaria, con le fabbriche e le miniere chiuse. Al ricevimento dato in suo onore, nell'omonima capitale, col Presidente e l'intero paese presente, dichiara di essere pronta ad aiutare la popolazione donando una somma di due miliardi, da destinare per metà in investimenti pubblici e da distribuire per l'altra metà ad ogni famiglia.

In cambio, però, la donna pone una singolare e crudele condizione: la condanna a morte di Sergio Miller, l'uomo che la sedusse e l'abbandonò in stato interessante all'età di 17 anni. Rifiutata, offesa e bistrattata dalla stessa popolazione che oggi la acclama e che all'epoca la incolpò ingiustamente di meretricio, Karla si vide costretta a fuggire all'estero, finendo realmente per prostituirsi e vedersi tolta la figlia in fasce, che morì prima di raggiungere l'anno di vita; fu infatti in un bordello che conobbe il petroliere che sposandola le cambiò la vita.

A un primo netto rifiuto da parte delle istituzioni, Karla riesce a corrompere la popolazione mediante regalie di ogni genere, spingendo i concittadini ad accettare la condanna di Miller, e facendo ripristinare per l'occasione la pena capitale soppressa da lungo tempo. Allestito il tribunale sulla pubblica piazza, i consiglieri statali, un tempo intimi amici di Sergio, votano all'unanimità per la sua colpevolezza e quindi per la sua condanna a morte. Alla richiesta di Karla che almeno una persona si faccia avanti e consideri il fatto un'ingiustizia, nessuno si propone, nemmeno la moglie di Sergio.

Due scene con Karla e Sergio: in basso una delle sequenze finali

A questo punto la vendetta di Karla è compiuta: all'epoca cacciata come un'appestata in un momento di estrema difficoltà, riesce ora a mettere in luce tutta la meschinità del popolo, vendutosi per denaro e pronto a spargere il sangue di un amico. L'ultima richiesta di Karla è che Sergio venga lasciato in vita, in modo da continuare l'esistenza in mezzo agli amici e alla famiglia, dopo che tutti erano stati disposti a commettere un assassinio in cambio di soldi.

Il soggetto è tratto dal dramma La visita della vecchia signora (1956), scritto dallo svizzero Friedrich Dürrenmatt. In Italia era stato portato a teatro con Sarah Ferrati nel ruolo della protagonista.[1] Le riprese si svolsero interamente in Italia: gli interni a Cinecittà, mentre gli esterni a Capranica e Sutri.[2]

Distribuzione

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Il film venne presentato in anteprima il 6 maggio 1964 in concorso al Festival di Cannes e fu candidato ai premi Oscar 1965 nella categoria migliori costumi per i film in bianco e nero.

«Insolita Bergman... Quinn visibilmente a disagio... la regia va a tentoni»[3]
  1. ^ Ingrid, l'attrice che sa dimenticare girando un film sulla vendetta, articolo di Adele Cambria, La Stampa del 14 settembre 1963
  2. ^ Ingrid Bergman è tornata a Roma per girare «La vendetta della signora», La Stampa del 3 settembre 1963
  3. ^ Paolo Mereghetti, Dizionario dei film, ed. 1994.

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