L'uomo che sapeva contare
L'uomo che sapeva contare | |
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Titolo originale | O homem que calculava |
Autore | Júlio César de Melo e Sousa |
1ª ed. originale | 1938 |
Genere | Romanzo |
Lingua originale | portoghese |
Ambientazione | Baghdad, 1321 d.C. circa, XIX giorno della luna di Ramadan |
Protagonisti | Beremiz Samir, l'Uomo Che Contava |
Coprotagonisti | Hanak Tadè Maia |
Altri personaggi | Telassim,Tara Tir, vari sceicchi e visir |
L'uomo che sapeva contare è un libro di Malba Tahan, pubblicato per la prima volta nel 1938[1], nel quale Beremiz Samir, grande appassionato di matematica e numeri, si reca a Baghdad, dove incontra Hanak Tadè Maia, giovane uomo che rimane immediatamente impressionato dalle abilità logico-matematiche di Beremiz. Il libro è ambientato a Baghdad, nel 1200 circa.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Il libro parla del viaggio dei due (Beremiz e Hanak) nella grande città di Baghdad, dove Beremiz diventerà celebre e famoso risolvendo situazioni che per altri erano matematicamente impossibili (come la divisione dei 35 cammelli o il problema delle sette perle). Nel corso della storia Beremiz stringerà amicizia con personaggi via via più importanti, tra i quali alcuni sceicchi e il Maharajah di Lahore; finché nel suo momento di massima gloria sposerà Telassim, la figlia di uno sceicco, nonché sua ex allieva di matematica. La vicenda è accompagnata da un gran numero di indovinelli e curiosità matematiche, come le incredibilissime proprietà del numero 142857.
I quesiti affrontati da Beremiz[modifica | modifica wikitesto]
L'eredità[modifica | modifica wikitesto]
È il primo vero problema che Beremiz deve risolvere: un padre ha lasciato in eredità ai suoi figli 35 cammelli, che devono essere divisi secondo queste imposizioni:
- Metà dei cammelli al primogenito
- Un terzo dei cammelli al secondogenito
- Un nono al terzogenito
I tre figli affermano che tale suddivisione è impossibile, in quanto 35 non è divisibile né per 2, né per 3, e né tantomeno per 9. Ma Beremiz risolve il problema così facendo: aggiunge il suo cammello all'eredità, così facendo i cammelli diventano 36. Quindi il primo figlio, che secondo le imposizioni del padre avrebbe dovuto prendersi 17 cammelli e mezzo (35/2) se ne prende 18 (36/2).
Rimangono ora 18 cammelli.
Il secondo figlio, che ne avrebbe dovuti ricevere 11 e mezzo circa (35/3) ne riceve 12 (36/3).
Rimangono ora 6 cammelli.
Il terzo figlio, che ne avrebbe dovuti ricevere quasi 4 (35/9) ne riceve 4 giusti.
Rimangono così 2 cammelli, uno è quello che aveva aggiunto Beremiz inizialmente, e l'altro viene regalato anch'esso a Beremiz come premio per la suddivisione. Misteriosamente, sembra che tutti ci abbiano guadagnato.
La suddivisione del vino[modifica | modifica wikitesto]
Questo è un altro problema che Beremiz risolve, ci sono 3 persone che come premio per il lavoro svolto ricevono 21 botti di vino di cui: 7 piene 7 piene a metà 7 vuote
Senza aprire le botti deve dividere le botti e la quantità di vino in modo equo. Egli dà un valore per ogni botte, ovvero quella piena contiene 2 litri, la semipiena contiene 1 litro mentre quella vuota 0.
Così il primo riceve 3 botti piene, 1 botte semipiena e 3 vuote ottenendo 7 botti e 7 litri di vino.
Il secondo e il terzo ricevono lo stesso numero di botti ovvero 2 piene, 3 semipiene e 2 vuote avendo così anche loro 7 botti e 7 litri di vino.
La vendita delle mele[modifica | modifica wikitesto]
C'è un uomo che vuole valutare la capacità di Beremiz, così propone questo problema: ci sono 90 mele e 3 ragazze, queste mele devono essere vendute dalle ragazze. La prima riceve 50 mele, la seconda 30 e la terza 10. Esse alla fine devono avere lo stesso guadagno. Beremiz risolse il problema in questo modo:
la prima vende un gruppo di 7 mele a 1 dinaro, ottenendo così 7 dinari vendendo 49 mele, l'ultima che rimane la vende a 3 dinari ottenendo così 10 dinari.
La seconda deve seguire il procedimento della prima, vende anche lei un gruppo di 7 mele a 1 dinaro ottenendo 4 dinari vendendo 28 mele, poi le 2 che le rimangono le vende a 3 dinari a ciascuna mela, ottenendo così anche lei 10 dinari.
La terza anche lei vende un gruppo di 7 mele a 1 dinaro e le tre rimaste 3 dinari per mela, di conseguenza ottiene anche lei 10 dinari. Così il problema è risolto.
Edizioni[modifica | modifica wikitesto]
- Malba Tahan, L'uomo che sapeva contare, traduzione di Lucio Zannini, Salani, 2001, p. 208, ISBN 88-7782-481-6.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Coppe de Oliveira, Cristiane (2007); A sombra do arco-íris: um estudo histórico/mitocrítico do discurso pedagógico de Malba Tahan. These, Univ. de Sao Paolo (Br), 2007, 171 pp.; p. 125