L'ippocampo

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L'ippocampo
Paese di produzioneItalia
Anno1945
Durata70 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia
RegiaGian Paolo Rosmino
Soggettodalla commedia omonima di Sergio Pugliese
SceneggiaturaMargherita Maglione, Sergio Pugliese, Cesare Zavattini, Adolfo Franci e Vittorio De Sica
Produttore esecutivoMaleno Malenotti
Casa di produzioneArno Film, Iris Film
Distribuzione in italianoENIC
FotografiaLeonida Barboni
MusicheFelice Montagnini e Oscar De Mejo
ScenografiaPiero Filippone
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

L'ippocampo è un film italiano del 1945 diretto da Gian Paolo Rosmino.

Girato negli stabilimenti Scalera Film nel 1943, fu distribuito dall'ENIC soltanto nel febbraio 1945.[1]

Un marito, fedelissimo come l'ippocampo (conosciuto quale animale strettamente monogamo), si rifiuta a una bella avventuriera. La moglie dubita di lui e allora si vede costretto a inventarsi una storia mai accaduta per riconquistarla e farsi perdonare.

Tratto dalla commedia omonima di Sergio Pugliese[2] portata in teatro nel 1942[3] con un notevole successo, tanto che fu replicata in Germania, Svezia, Finlandia e Cecoslovacchia.[4]

La versione in commedia fu trasmessa il 2 dicembre 1966 dalla RAI ha la regia di Franco Enriquez Interpreti: Paolo Ferrari (attore) (Pio), Aroldo Tieri (Camillo), Emma Danieli (moglie di Pio), Valeria Moriconi (Elena), Didi Perego (moglie di Camillo), Evi Maltagliati (suocera di Pio)

Un brano della colonna sonora (Tre più tre fa nove) fu composto da Oscar De Mejo.

«Gli sceneggiatori si sono lasciati sfuggire, a nostro parere, un'ottima occasione per fare un film molto divertente: quella di dare sviluppo alla paradossale situazione in cui viene a trovarsi il protagonista. Invece gli sceneggiatori si sono indugiati su situazioni scontate senza andare oltre, senza farne il perno di una girandola di trovate accontentandosi di ammannirci una pietanza casalinga invece di un gustoso manicaretto. In ogni modo il film è scorrevole e riesce a strappare qualche risata.»

«Da una semplice e onesta commedia di Sergio Pugliese è tratto lo spunto di questo confuso, pacchiano, filmetto. Montaggio, dialogo, sceneggiatura saltano di palo in frasca e la regia di Rosmino scappa frettolosa e zoppicante. Avremmo preferito che questo film fosse eternamente rimasto nei magazzini del più oscuro dimenticatoio.»

«[...] il film è abbastanza scorrevole e piacevole, quantunque intrusioni rivistaiole talvolta disturbino; e si vale della facile e intonata recitazione del De Sica, del Viarisio, della Mercader e della Baarova.»

«Da una piacevole commedia (1942) di Sergio Pugliese, Gian Paolo Rosmino ha preso lo spunto per un filmino appena scorrevole, con un buon Vittorio De Sica.»

  1. ^ a b Roberto Chiti, Roberto Poppi, Enrico Lancia e Mario Pecorari, Dizionario del cinema italiano. I film: vol. 1. Tutti i film italiani dal 1930 al 1944, Gremese, 205, p. 185, ISBN 88-8440-351-0.
  2. ^ Mario Gromo, Dietro lo schermo, La Stampa, 8 luglio 1943
  3. ^ Ultime teatrali. Una nuova commedia di Pugliese, Il Piccolo, 3 aprile 1942
  4. ^ Il teatro di S. Pugliese in Italia e all'estero, Il Popolo di Trieste - Il Piccolo della Sera, 20 gennaio 1943
  5. ^ Cinema e teatri. L'ippocampo, di G. D. Rosmino, La Stampa, 17 novembre 1945

Collegamenti esterni

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