Jules Lebreton

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Jules Lebreton (Tours, 20 marzo 1873Neuilly-sur-Seine, 6 luglio 1956[1]) è stato un gesuita e storico francese.

Incominciò il noviziato nella Compagnia di Gesù il 9 ottobre 1890[2] e a partire dal 1895 fino al 1899 insegnò filosofia greca e latina.[1] Nel 1901 completò il corso di studi e ottenne il baccalaureato in teologia, venendo ordinato presbitero due anni dopo.[1] Continuò con l'attività didattica e nel 1905 fu nominato nuovo professore di teologia dogmatica all'Institut catholique de Paris e nel 1907 il nuovo rettore dell'università Alfred Baudrillart lo nominò professore di storia delle origini cristiane.[3] Mantenne questa cattedra fino al suo pensionamento avvenuto nel 1947, tranne per il quinquennio che inizia nel 1912 e termina nel 1917 nel corso del quale a causa di una grave malattia gli fu impedita l'attività didattica.[1] Nel 1910 fondò insieme a Léonce de Grandmaison il periodico Recherches des science religieuse, un supplemento di Etudes.[4] Dopo la morte di de Grandmaison diresse il periodico come unico direttore fino al 1947.[4]

Nel corso della sua vita si è occupato di storia del cristianesimo ed prodotte varie opere teologiche e storiografiche molto apprezzate dagli altri studiosi. Infatti secondo Crosignani nelle opere di Lebreton:

«Spiccano [...] la vasta cultura umanistica, l'inclinazione al lavoro di prima mano, il pieno equilibrio dello storico e del teologo e la fedeltà alla più sicura tradizione cristiana.[4]»

mentre per l'enciclopedista Mcguire i primi due volumi dell'opera Storia della Chiesa, scritti insieme a Giacomo Ziller, sono da considerare «un'opera che segna un'epoca per la storiografia ecclesiastica».[5]

  • (FR) Les Origines, in Histoire du Dogme de la Trinité: des Origines au Concile de Nicée, vol. 1, 6ª ed., 1927.
  • (FR) De saint Clément à saint Irenée, in Histoire du Dogme de la Trinité: des Origines au Concile de Nicée, vol. 2, 1ª ed., 1928.
  • (FR) La Vie et l’Enseignement de Jésus-Christ Notre Seigneur, 1931.
  • (FR) Lumen Christi. La Doctrine Spirituelle du Nouveau Testament, Parigi, 1947.
  • (FR) Tu Solus Sanctus. Jésus-Christ vivant dans les Saints. Études de Théologie Mystique, Parigi, 1948.
  • (FR) Contemplation dans la Bible, in Dictionnaire de Spiritualité, vol. 2, pp. 1645–1716.
  • (FR) Jésus-Christ, in Supplément, supplemento di Dictionnaire de la Bible, vol. 4.

In italiano (elenco parziale)

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  • con Giacomo Zeiller, La Chiesa primitiva. Dagli inizi alla fine del II secolo [L'Eglise primitive], in Amato P. Frutaz (a cura di), Storia della Chiesa, 3ª ed., Cinisello Balsamo, S.A.I.E, 1995 [1934], ISBN 9788821521812.
  • con Giacomo Zeiller, Dalla fine del II secolo alla pace costantiniana (313) [De la fin du second siècle à la paix constantinienne], in Raffaello Farina (a cura di), Storia della Chiesa, 3ª ed., Cinisello Balsamo, S.A.I.E, 1995 [1935], ISBN 88-215-2189-3.
  • Il disaccordo tra fede popolare e teologia dotta nella Chiesa cristiana del III secolo, traduzione di Riccardo Mazzarol, Jaca Book, 1972, ISBN 9788816140103.[7]
  • (FR) R. D’Ouince, Le Père Jules Lebreton (1873–1956), in Études, n. 290, 1956, pp. 274–280.
  • G. Crosignani, Mélanges Jules Lebreton, in Divus Thomas, vol. 55, Edizioni Studio Domenicano, aprile–giugno 1952, pp. 255-259, JSTOR 45080094.
  • (EN) M. R. P. Mcguire, Lebreton, Jules, in New Catholic Encyclopedia, vol. 8, Washington, The Catholic University of America, 2003, p. 430, ISBN 0-7876-4012-3.
  • (FR) Recherches de Science rel. (a cura di), Les Mélanges J . Lebreton, Parigi, Centre National De la Recherche Scientifique, 1954.
  1. ^ a b c d Mcguire.
  2. ^ Crosignani, p. 255, nota 1.
  3. ^ Crosignani, p. 255, nota 2.
  4. ^ a b c Crosignani, p. 256.
  5. ^ Mcguire.
    «(EN) [...] a work that marks an epoch in ecclesiastical historiography»
    .
  6. ^ Lista delle opere in francese tratte dall'articolo di Mcguire.
  7. ^ Presentazione e recensione in Carlo Bo, Cristiano di domani. Cinque libri sulla Chiesa in un momento difficile di trasformazione, in Corriere della Sera, Milano, 14 gennaio 1973, p. 13.

Collegamenti esterni

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