I due mafiosi

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I due mafiosi
Franco e Ciccio in una scena del film
Paese di produzioneItalia, Spagna
Anno1964
Durata90 min
Generecommedia
RegiaGiorgio Simonelli
SoggettoBruno Corbucci, Giovanni Grimaldi
SceneggiaturaBruno Corbucci, Giovanni Grimaldi
Distribuzione in italianoFida Cinematografica
MontaggioFranco Fraticelli
MusicheStefano Torossi, Giorgio Fabor
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

I due mafiosi è un film del 1964, diretto da Giorgio Simonelli.

È la parodia del film Mafioso; inizialmente doveva essere una semplice opera di montaggio in cui i due protagonisti avrebbero dovuto soltanto commentare degli spogliarelli sexy (all'epoca era molto in voga il genere del "Mondo movie"), ma il regista Simonelli convinse il produttore a cambiare tutto. Fu uno dei più grandi successi commerciali della coppia Franchi-Ingrassia.

Gli esterni vennero girati a Parigi, più precisamente nei pressi della Rue Pigalle.

Sicilia. Ciccio Spampinato e Franco Fisichella, due contadini lenti di comprendonio, stanno camminando per le stradine di campagna quando a un tratto sentono due colpi di lupara. Lì incontrano Don Calogero Sparatore, capomafia locale che affida loro una missione: portare una valigetta piena d'oro ai picciotti di Parigi. La valigia è in realtà carica di tritolo: infatti, l'intenzione è quella di dare una lezione ai francesi per la loro disobbedienza. Così la sera stessa ricevono l'ordine di partire per Parigi e cercare un certo Totò Facciatagliata.

In aereo incontrano l'illusionista Misha che scambia la sua valigia con la loro. Arrivati all'hotel, trovano Facciatagliata morto accoltellato. Rimasti senza ordini, Ciccio e Franco chiamano in Sicilia per sapere come comportarsi. Don Calogero dà loro l'incarico di incontrare un antiquario, tale Alfonso Girgenti. Prima dell'appuntamento Franco, curioso, apre la valigia ma trova i giochi del mago. Così la stessa sera si mettono in cerca della loro valigia, indispensabile per l'appuntamento. Girano tutti i locali serali della città e da lì iniziano i guai. Incontrano due ragazze, Jacqueline e Clementine, senza sapere che in realtà si tratta due poliziotte in borghese che cercano di proteggerli. Così il giorno dopo si ritrovano presso la polizia francese e fanno rapporto al commissario Dupont che li tiene sotto controllo.

Aroldo Tieri (il commissario Dupont)

Il giorno successivo i due trovano Alfonso morto accoltellato. Comunque il picciotto, prima di morire, ha lasciato loro un messaggio per avvisarli che l'appuntamento è rimandato a venerdì, al porto di Saint-Tropez. Dopo mille peripezie si trovano nuovamente nei guai: infatti, Don Fifì ruba loro la valigia. Per fortuna il mago, che si trova con loro, lo colpisce. Infine i mafiosi francesi prendono la valigia e scappano sul panfilo: a questo punto la bomba finalmente scoppia, e al momento giusto.

Don Fifì si sdebita coi tre tenendoli con sé nel suo locale, e così Franco e Ciccio decidono di rimanere per sempre in Francia.

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