Harriet Howard (1823-1865)
Harriet Howard, nata Elizabeth Ann Haryett (1823 – 1865), è stata un'attrice teatrale inglese, fu per lunghi anni amante e finanziatrice di Napoleone III di Francia.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Figlia di un calzolaio e nipote del proprietario del Castle Hotel a Brighton. All'età di quindici anni, scappò di casa con Jem Mason, un noto fantino, i due vissero insieme a Londra. Aspirando a diventare attrice, cambiò il nome in Harriet Howard. All'età di diciotto anni, divenne amante del maggiore Mountjoy Martyn. La coppia ebbe un figlio, Martin Constantin Haryett.
Amante reale[modifica | modifica wikitesto]
Ad una festa data da Lady Blessington nel 1846, Miss Howard incontrò Luigi Napoleone, pretendente al trono di Francia a quel tempo in esilio a Londra. Luigi Napoleone si trasferì da lei insieme con i due figli, Alexandre Louis Eugène e Louis Ernest Alexandre[1] che vennero educati insieme a Martin.
Con la sua ricchezza, Harriet finanziò il suo ritorno in Francia nel 1848 e nel dicembre dello stesso anno divenne Presidente. Miss Howard con i tre ragazzi si spostarono a rue de Cirque adiacente al Palais de l'Élysée. Continuò a sostenere le sue aspirazioni a diventare imperatore e finanziò in gran parte il Colpo di Stato del 2 dicembre 1851[1]. Un anno più tardi, divenne Napoleone III, imperatore dei francesi. Ben presto, Napoleone iniziò la ricerca di un'imperatrice, e Miss Howard si ritrovò messa da parte. Napoleone, dopo essere stato rifiutato da Carola di Vasa e da altri membri dell'alta nobiltà, scelse Eugenia de Montijo. Miss Howard venne inviata a Le Havre quando Napoleone annunciò questo matrimonio, e la sua scrivania venne svuotata delle sue lettere compromettenti.
Contessa de Beauregard[modifica | modifica wikitesto]
La fortuna di Miss Howard crebbe di nuovo, come Napoleone le rimborsò i suoi obblighi finanziari. Le fu dato il titolo di contessa de Beauregard, con la proprietà del Castello di Beauregard, vicino alla strada principale tra La Celle-Saint-Cloud e Versailles, vicino a Parigi[2]. Dopo sei mesi dal matrimonio, Napoleone riprese la sua relazione con lei. La moglie gli proibì di vederla, e siccome necessitava di un erede, obbedì[1].
Morte[modifica | modifica wikitesto]
Alla fine, nel 1854, sposò il capitano Clarence Trelawny, un allevatore di cavalli inglese, che usò il suo denaro per la sua attività. Tuttavia il matrimonio era difficile e non durò. Divorziarono nel 1865, nello stesso anno della sua morte[3].
Il rapporto con il figlio Martin era sempre stato teso. Martin ricevette il titolo di conte de Béchevêt da Napoleone, sposò una nobile ungherese ed ebbero tre figli: Richard Martyn Haryett de Béchevêt, Grisilde Charlotte Haryett de Béchevêt e Marianne Josephine Haryett de Béchevêt. Quando Martin morì nel 1907, suo figlio ereditò il titolo[3][4].
È sepolta insieme a suo figlio nel cimitero di Le Chesnay, situato a meno di 900 metri dal castello (ora distrutto).
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c David Baguley, Napoleon III and His Regime. An Extravaganza, Louisiana State University Press (2000) ISBN 0-8071-2624-1, 2000.
- ^ Da non confondersi con Castello di Beauregard non lontano da Chambord, occupato durante il Secondo Impero dal conte de Cholet.
- ^ a b Melville H. Ruvigny, The Nobilities of Europe, collana Google Books, Adamant Media Corporation, 2000. URL consultato il 22 marzo 2008.
- ^ Al Baker, Imperial Love Tale Recalled in Court, in New York Times, The New York Times Company, 17 novembre 1907. URL consultato il 20 marzo 2008.
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