Giuseppe Lapy

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Giuseppe Lapy (Bologna, XVIII secolo1782) è stato un attore teatrale italiano.

Barbiere di professione[1], iniziò a recitare nel 1752[2] come attore nel Teatro San Luca di Venezia con la maschera di Dottore[3]. Sua figlia Luigia (o Luisa) (1762-1816), attrice, sposò l'attore Antonio Belloni; suo figlio Angelo, violinista, sposò l'attrice fiorentina Caterina Bresciani[4].

Perfetto per i ruoli comici, seppe passare con successo dalla commedia dell'arte a quella di carattere. Dal 1753 al 1770 diresse la compagnia del San Luca, dove allestì numerose novità di Carlo Goldoni, che scrisse per lui le parti di Curcuma ne La sposa persiana e di Succianespole ne Gl'innamorati.

Passò quindi, nel 1770[2] al Teatro Sant'Angelo, contribuendo per un decennio all'affermazione del teatro di Carlo Gozzi e alla fortuna italiana delle commedie lagrimevoli, adattando alla sua compagnia e al gusto del pubblico drammi sentimentali stranieri tradotti da Elisabetta Caminer e costruendosi così un repertorio vario e nuovo[3].

  1. ^ Giuseppe Lapy, in Sapere.it, De Agostini.
  2. ^ a b Francesco Bartoli, Notizie istoriche de' comici italiani che fiorirono intorno all'anno MDL fino a' giorni presenti, Padova, 1782.
  3. ^ a b Giuseppe Lapy, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 25 agosto 2013.
  4. ^ Anna Scannapieco, Caterina Bresciani, chi era costei? Tragicommedia in tre atti con un prologo e un epilogo, Firenze, University Press, 2014.

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