Giovanni Mosco

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Giovanni Mosco (in greco Ἰωάννης ὁ Μόσχος?; Bisanzio, 550634) è stato un monaco cristiano bizantino.

Icona medievale su san Gerasimo, uno degli "eroi" di Mosco.

Giovanni divenne monaco nella lavra di San Teodosio il Cenobiarca e, compagno di viaggi di studio e di predicazione di San Sofronio, fu autore di testi agiografici, scritti durante i viaggi in Medio Oriente. Incerti sono la data e il luogo della sua morte, la quale può essere avvenuta o a Roma, nel 619[1], o a Costantinopoli nel 634.

Scrisse una Vita di Giovanni l'Elemosiniere e il Prato Spirituale, raccolta di circa 350[2] aneddoti e massime dei monaci del deserto che ebbe grande diffusione durante il tardo Medioevo [3], come dimostra il fatto che fu tradotta in latino da Ambrogio Traversari e in italiano da Feo Belcari.

Il Prato Spirituale fornisce anche notizie sul viaggio dell'autore presso i monasteri della Cilicia, del Libano, della Siria, della Palestina e dell'Egitto. Lo scrittore inglese William Dalrymple ha ripercorso il viaggio di Giovanni Mosco, il cui resoconto presenta anche la situazione dei cristiani e dei loro luoghi di culto nel Vicino e nel Medio Oriente.[4]

  1. ^ Cfr. S. Impellizzeri, La letteratura bizantina, Milano, Sansoni Accademia, 1969, p. 200.
  2. ^ Il numero varia secondo i manoscritti, come attesta anche Fozio, Biblioteca, cod. 199.
  3. ^ Cfr. S. Impellizzeri, La letteratura bizantina, Milano, Sansoni Accademia, 1969, p. 201.
  4. ^ From the Holy Mountain: A Journey in the Shadow of Byzantium, 1997 (Dalla montagna sacra. Un viaggio all'ombra di Bisanzio, traduzione di L. Santini, Rizzoli, 1998).
  • A. Kambylis, Compendio della letteratura bizantina, in H.-G. Nesselrath (a cura di), Introduzione alla filologia greca, Roma, Salerno, 2004.
  • Giovanni Mosco, Il Prato, a cura di R. Maisano, Napoli, 1982.

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Collegamenti esterni

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