Gabriel Beristáin

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Luis Gabriel Beristáin (Città del Messico, 9 maggio 1955) è un direttore della fotografia messicano.

Appartenente ad una famiglia coinvolta nell'industria cinematografica messicana, in particolare figlio dell'attore Luis Beristáin, interprete fra l'altro dei film di Luis Buñuel Él e L'angelo sterminatore, abbandona gli studi di ingegneria per dedicarsi a sua volta al cinema, fondando una piccola società per produrre documentari didattici e commercial.[1] Trasferitosi a Londra, dal 1979 al 1982 studia pittura alla National Art Gallery e fotografia cinematografica alla National Film and Television School.[1] Ritornato nell'America Latina, cura le immagini del colombiano Carne de tu carne (1983), film che gli vale il premio per la fotografia al Festival del cinema di Bogotà.[2]

Nel corso degli anni ottanta si dedica alla fotografia di film per la televisione inglese, videoclip musical e commercial.[3] Raggiunge una prima importante affermazione nel 1986 con l'impegnativo lavoro per il biopic Caravaggio diretto dal regista britannico Derek Jarman: il tentativo riuscito di rievocare la "luce caravaggesca" senza rinunciare ad un gusto moderno[3] gli fa conquistare un Orso d'argento al Festival di Berlino. L'anno successivo partecipa al film collettivo musicale Aria, nel quale affianca il visionario Ken Russell.

All'inizio degli anni novanta approda al cinema hollywoodiano, dove comincia a farsi notare con la «sfarzosa fotografia»[4] del mélo L'ultima eclissi (1995) e l'elegante noir Il prigioniero (1997) di David Mamet. Nel 1999 rientra in patria per partecipare al kolossal storico El cometa, candidato a sette Premi Ariel, compreso quello per la miglior fotografia.[5]

Il suo stile, che sintetizza l'«estremismo fiammeggiante della cultura visiva centramericana» e la «stilizzazione della scuola inglese del commercial e del videoclip musicale»,[3] negli anni duemila trova espressione soprattutto nel genere horror e d'azione, in film quali Blade II (2002), diretto dal connazionale Guillermo del Toro, dal raffinato impasto cromatico,[3] e The Ring 2 (2005) diretto da Hideo Nakata.

Nel 2004 appare nel ruolo di se stesso, accanto al regista tedesco Werner Herzog, nel falso documentario Incident at Loch Ness.

Contribuisce come direttore della fotografia aggiuntivo[6] ai kolossal fumettistici Iron Man (2008) e Iron Man 2 (2010), diretti da Jon Favreau.

  1. ^ a b Stefano Masi, Dizionario mondiale dei direttori della fotografia, Vol. A-K, p. 98
  2. ^ (EN) Awards for Carne de tu carne (1983), su imdb.com, IMDb. URL consultato il 26 luglio 2011.
  3. ^ a b c d Stefano Masi, op. cit., Vol. A-K, p. 99
  4. ^ Il Mereghetti - Dizionario dei Film 2008. Milano, Baldini Castoldi Dalai editore, 2007. ISBN 9788860731869 p. 3081
  5. ^ (EN) Awards for El cometa (1999), su imdb.com, IMDb. URL consultato il 26 luglio 2011.
  6. ^ (EN) Gabriel Beristain, su imdb.com, IMDb. URL consultato il 26 luglio 2011.
  • Stefano Masi, Dizionario mondiale dei direttori della fotografia, Recco, Le Mani, 2007. ISBN 88-8012-387-4 Vol. A-K, pp. 98-99

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