Fedele alla linea

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Fedele alla linea
fumetto
Lingua orig.italiano
PaeseItalia
DisegniGianluca Costantini
EditoreEdizioni BeccoGiallo
1ª edizione2018

Fedele alla linea è un volume a fumetti del genere graphic journalism, o giornalismo a fumetti, scritto e disegnato da Gianluca Costantini, pubblicato da Edizioni BeccoGiallo nel 2018.[1][2][3][2][4][5][6][7] Con una prefazione di Luigi Spinola e una postfazione di Daniele Barbieri. Il volume raccoglie le illustrazioni e le brevi storie a fumetti incentrate su temi di attualità che Gianluca Costantini ha pubblicato dal 2005 al 2017 su riviste e quotidiani come Linus, Internazionale, Il Manifesto, il Corriere della Sera, Le Monde Diplomatique o su testate e portali online come The New Arab, Words withour Borders e Graphic News. Per ogni singola storia o vignetta Elettra Stamboulis ha inserito brevi testi come commento. Lo stile e le tecniche impiegate sono molto varie, realizzate sia in bianco e nero che a colori.[3][2][4][8][5][6][7]

Storie pubblicate:

  • "Come si dice GRRR! in serbo?, testo Elettra Stamboulis, pubblicato originariamente su inguineMAH!gazine n°6, Coniglio Editore, 2005[9]
  • "Gaz Promise", testo Elettra Stamboulis, pubblicato originariamente su World War III Illustrated n°37, 2006 (Stati Uniti)
  • "Quei maledetti che bruciano le bandiere", testo Allan Antliff, pubblicato originariamente su Babel n°235, 2006 (Grecia)[10]
  • "Mafia", pubblicato originariamente su Animals n°23, Coniglio Editore, 2011
  • "Ungdomshuset", pubblicato originariamente su FATTI Zero Euro Freepress, 2007
  • "Cartolina da Atene", pubblicato originariamente su Internazionale n°770, Internazionale Spa, 2008
  • "Bolero Berlinese", pubblicato originariamente su D la Repubblica delle donne n°622, Gruppo editoriale L'Espresso, 2008
  • "Cartolina da Pancěvo", pubblicato originariamente su Pancevac (quotidiano) n°4270, 4271,4272,4273, 2008 (Serbia)
  • "8 km la storia di Zaher", pubblicato originariamente su Terre di Mezzo n°8, Cart'Armata Edizioni, 2009[11][12]
  • "Yes We Camp", testo Elettra Stamboulis, pubblicato originariamente su Ctrl.Alt.Shift Unmask Corruption, catalogo a cura di Paul Gravett, 2008 (Inghilterra)[13][14]
  • "La storia di Cheikh Mansour e altre mitologie del Caucaso", testo Elettra Stamboulis, pubblicato originariamente su Le Monde Diplomatique n°17, 2010[15]
  • "Il giorno della conoscenza", testo Elettra Stamboulis, pubblicato originariamente su Animals n°19. 2011[16]
  • "Cartolina da Balbeek", pubblicato originariamente su Internazionale n°881, Internazionale Spa, 2011[7]
  • "L'ultimo desiderio di Mazzini", testo Maurizio Maggiani, pubblicato originariamente su La Lettura n°47, supplemento del Corriere della Sera, 2012
  • "Chokri Belaïd", pubblicato originariamente su Internazionale n°990, Internazionale Spa, 2013
  • "Nafplio", testo Elettra Stamboulis, pubblicato originariamente su Gagarin Orbite Culturali n°4, 2014
  • "La parola antisemita", testo di Tahar Lamri, pubblicato originariamente su BeccoGiallo - Pillole di giornalismo disegnato, 2014[17]
  • "Cartoline da Noril'sk", pubblicato originariamente su Internazionale n°1066, Internazionale Spa, 2014
  • "99%", da un testo di David Graeber, pubblicato originariamente sul catalogo 99% Komikazen, 2013
  • "Buttes Chaumont la storia di Chérif Kouachi", pubblicato originariamente su Courrier International n°1280, 2015[18][19][20]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Kurdistan al voto - Rai-Radio-3 - RaiPlay Radio, su Rai. URL consultato il 17 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2019).
  2. ^ a b c Matteo Stefanelli, La sbornia editoriale del graphic journalism, e la sfida della libraria, su Fumettologica, 3 ottobre 2017. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  3. ^ a b ‘Fedele alla linea’: il giornalismo disegnato di Gianluca Costantini, su Panorama, 7 settembre 2018. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  4. ^ a b di Elisa Pier, rei, Fedele alla linea, su Linkiesta, 16 novembre 2017. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  5. ^ a b La Redazione, Fedele alla linea, il nuovo libro di Gianluca Costantini, su Lo Spazio Bianco, 14 settembre 2017. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  6. ^ a b il manifesto, su il manifesto. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  7. ^ a b c Carlo Branzaglia, Raccontare storie vere. Il graphic journalism come storytelling d’opinione, su Alfabeta2, 2 dicembre 2017. URL consultato il 18 gennaio 2019.
  8. ^ webit.it, Tuttifrutti, "Fedele alla linea", all'Oriani, Gianluca Costantini presenta il suo libro sul grafic journalism, su Ravennanotizie.it. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  9. ^ Osservatorio Balcani e Caucaso, GRRR! Festival del fumetto di Pancevo, su Osservatorio Balcani e Caucaso. URL consultato il 9 febbraio 2019.
  10. ^ Carlo Branzaglia, Raccontare storie vere. Il graphic journalism come storytelling d’opinione, su Alfabeta2, 2 dicembre 2017. URL consultato il 9 febbraio 2019.
  11. ^ 8km, la storia di Zaher - Gianluca Costantini, su Il Post, 9 settembre 2012. URL consultato il 12 febbraio 2019.
  12. ^ Marco Riciputi, gianluca costantini, "8 km": il breve viaggio di Zaher Rezai, su Cafébabel. URL consultato il 12 febbraio 2019.
  13. ^ (EN) Dazed, Ctrl.Alt.Shift Unmasks Corruption, su Dazed, 4 novembre 2009. URL consultato il 12 febbraio 2019.
  14. ^ Paul Gravett | PAUL GRAVETT, su www.paulgravett.com. URL consultato il 12 febbraio 2019.
  15. ^ Hors-série Bandes déssinées 100 pages de bandes dessinées politique, su boutique.monde-diplomatique.fr. URL consultato il 12 febbraio 2019.
  16. ^ Testi Elettra Stamboulis, disegni Gianluca Costantini, Il giorno della conoscenza [collegamento interrotto], su eastwest.eu. URL consultato il 12 febbraio 2019.
  17. ^ La parola Antisemita - Gianluca Costantini, su Il Post, 11 settembre 2014. URL consultato il 12 febbraio 2019.
  18. ^ Gianluca Costantini, La storia di Chérif Kouachi, su Internazionale, 4 febbraio 2015. URL consultato il 12 febbraio 2019.
  19. ^ (EN) Reflecting on #CharlieHebdo in Cartoons, Almost 4 Months Later, su muftah.org. URL consultato il 12 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2019).
  20. ^ (EN) Buttes Chaumont, su Drawing The Times. URL consultato il 12 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2019).
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