Esox cisalpinus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Luccio cisalpino
Esemplare in acquario al MUSE di Trento
Stato di conservazione
Specie non valutata[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseOsteichthyes
ClasseActinopterygii
SottoclasseProtacanthopterygii
SuperordineOligoneoptera
OrdineEsociformes
FamigliaEsocidae
GenereEsox
SpecieE. cisalpinus
Nomenclatura binomiale
Esox cisalpinus
Bianco & Delmastro, 2011
Sinonimi

Esox flaviae
Lucentini et al., 2011[1][2][3]

Il luccio cisalpino o luccio italico (Esox cisalpinus Bianco & Delmastro, 2011) è un pesce appartenente alla famiglia Esocidae[1][2][3][4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare catturato in Toscana

Esox cisalpinus è caratterizzato da una livrea a bande trasversali oblique sui fianchi; nei giovani esse sono ben distinte, mentre negli adulti tendono ad unirsi, dando loro un aspetto vermicolato o marmoreggiato; le pinne impari sono prive di vermicolazioni e con rari ocelli scuri. La specie è dotata di 92-107 squame in serie laterale, e di 4-4 pori submandolari[5].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è documentata in Italia settentrionale e centrale; non si esclude la sua presenza anche in altre regioni dell'area mediterranea, come ad esempio le coste adriatiche nordorientali e quelle francesi[3].

L'habitat prediletto sono le acque stagnanti o con correnti deboli, ad elevata trasparenza; necessita inoltre della presenza di vegetazione acquatica, nella quale caccia e si riproduce[1].

Popolazione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è stata distinta dalla congenere Esox lucius solo nel 2011 e, di conseguenza, su molte carte ittiche del Nord Italia appare sotto quest'ultimo nome[1].

Inoltre, in alcuni specchi d'acqua dell'Italia centrale, come i laghi di Chiusi, Piediluco e Recentino, la specie è fortemente introgressa, a causa dell'ibridazione con esemplari introdotti di Esox lucius[1]. L'ibridazione è infatti una delle principali minacce per questa specie, assieme alla pesca eccessiva e alla perdita di habitat[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Esox cisalpinus, su IUCN. URL consultato il 17 ottobre 2019.
  2. ^ a b (EN) Esox cisalpinus Bianco & Delmastro, 2011, su GBIF - Global Biodiversity Information Facility. URL consultato il 4 ottobre 2019.
  3. ^ a b c (EN) Esox cisalpinus Bianco & Delmastro, 2011, su FishBase. URL consultato il 17 ottobre 2019.
  4. ^ Luccio cisalpino o italico, Esox cisalpinus, Bianco & Delmastro 2011, su Ittiofauna.org. URL consultato il 17 ottobre 2019.
  5. ^ Luccio europeo, su progetto LIFE + CSMON-LIFE. URL consultato il 17 ottobre 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi