Discussione:Distribuzione di energia elettrica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Metto qui un link interessante sulla questione della tensione nominale in Italia, articolo a pag. 14. L'articolo è di aprile 2004.

http://www.serviziolettori.it/gie/archivio/GIE_2004_num_06_pag_001-057.pdf

In sintesi: c'è una grande confusione!

--Guam Lug 8, 2005 09:38 (CEST)

Il link http://www.serviziolettori.it/gie/archivio/GIE_2004_num_06_pag_001-057.pdf non funziona...

Ma quale sarebbe la confusione sulla distribuzione BT italiana ?

Le tensioni BT di distribuzione sono: 230 V (monofase) o 380 V (trifase) (127 Volt in alcune zone dove i TR di cabina secondaria hanno i secondari a 220/127 V)...

Saluti

Preciso che 230/380 non può essere, in quanto le due grandezze sono in rapporto pari a radice di 3. (circa), quindi è 230/400. --Guam->@ 17:56, 20 dic 2006 (CET)[rispondi]


il link http://www.die.ing.unibo.it/pers/cristofo/didattica/dispense/14impel.pd non funziona

Norma CEI 8-6

[modifica wikitesto]

A quanto mi risulti secondo la norma CEI 8-6: “Tensioni nominali dei sistemi elettrici di distribuzione pubblica a bassa tensione” (del marzo 1990 non sono sicuro):

“le tensioni nominali di categoria 1 delle reti di distribuzione in corrente alternata sono di 230/400 V”.

...La categoria 1 è definita in una tabella presente in un’altra norma, credo le CEI 11-1 e la CEi 64-8: per le utenze monofasi va da 50 a 1000V e per le trifasi da 120 a 1500V. Adesso sorge il problema che genera confusione: come mai 220?? 380??

La risposta precisa non la conosco, penso solo che sia un retaggio storico di una non unificazione della distribuzione di corrente a livello prima nazionale e poi europeo: la norma CEI 8-6 dovrebbe imporre che nel passo 2003 si sarebbe dovuto raggiungere un livello di unificazione a livello europeo della tensione, ma che questo è slittato al 2008.

Ho trovato dei testi del 2001 in cui leggo che l’ENEL s.p.a. garantiva le forniture in bassa tensione a alla frequenza di .

La norma CEI 8-6 poi dovrebbe essere è la ricezione a livello nazionale della norma internazionale IEC 60038 "Standard Voltages" come tante altre norme sulla sicurezza (come la 626 che ha recepito la Direttiva della Comunità Europea 89/391/CEE).

Quindi per concludere per me la tensione è 230V per la monofase e 400/230V per la trifase.

Spero di essere stato utile, Len zuò 22:04, 20 dic 2006 (CET)[rispondi]



Le tensioni che terna distribuice in bt sono di 230/400 V. In quanto legate da un rapporto matematico, non può essere 220-400V o 230-380 V. Fino a qualche hanno fa la tensione era di 220-380 V, ora si sta unificando a 230/400 V.


Tensione nominale secondo ENEL

[modifica wikitesto]

nella mia bolletta di febbraio 2008, nel riquadro "Tipologia contratto" c'è scritto:

"tensione di fornitura 220 V - Bassa Tensione"

lo so che con la tolleranza rientrano anche 230 V, ma qual è il VALORE NOMINALE? Quindi secondo me la tensione (almeno nella mia zona: Genova centro) è 220 V (e quindi trifase 380 V); in altre zone d'Italia cosa riporta la bolletta?

--Marco1958 08:23, 23 feb 2008 (CET)[rispondi]

--Guam->@ 10:11, 23 feb 2008 (CET)[rispondi]

"Fasi" della filiera elettrica

[modifica wikitesto]

Buongiorno ... vorrei dare un contributo ma è il mio primo intervento, quindi se commetto qualche errore di procedura o altro abbiate pazienza ... ;)

Subito all'inizio dell'articolo si legge "La distribuzione elettrica è l'ultima fase nel processo di consegna dell'elettricità all'utente finale dopo la produzione e la trasmissione." In realtà a quanto so puo' essere più corretto suddividere la filiera in produzione/trasmissione/distribuzione/misura/vendita. E' vero che magari "fisicamente" ci si potrebbe immaginare un ciclo breve, ma in accordo coi i Testi dell'unbundling che hanno visto la liberalizzazione della fase Vendita ( e magari in futuro anche della Misura, chissà), credo potrebbe essere più corretto includerle tutte assieme.

Appena capisco un po' di più come devo fare per eventualmente discutere o modificare l'articolo mi attivero', altrimenti se qualcuno vuole procedere per me ben venga :)

grazie e saluti ciao


--Spoony (msg) 12:25, 2 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Sottostazione/ricevitrice

[modifica wikitesto]

Chiedo ai piu' esperti. Nel paragrafo Sistemi di distribuzione c'e' un link rosso per Stazione ricevitrice, ma che differenza c'e' con una Sottostazione elettrica? Sono la stessa cosa?--Sal73x (msg) 04:39, 9 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati

[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Distribuzione di energia elettrica. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 15:58, 8 apr 2019 (CEST)[rispondi]

Sostituzione immagine incipit.

[modifica wikitesto]

Ho ritenuto opportuno sostituire la precedente immagine perchè niente aveva a che vedere con la voce "Distribuzione di energia elettrica", riportando tralicci di elettrodotti ad altissima tensione e pale eoliche e, sullo sfondo, come diceva la descrizione dell'immagine, una centrale nucleare di produzione di energia elettrica. La precedente immagine è piuttosto adatta a voci riguardanti i sistemi di produzione e di trasmissione dell'energia elettrica e può risultare fuorviante riguardo al contenuto della voce in oggetto. --Egidio24 (msg) 23:55, 19 giu 2019 (CEST)[rispondi]

Generalità

[modifica wikitesto]

"Il trasporto su lunga distanza è più efficiente operando ad alta tensione.". Credo che sarebbe il caso di spiegare perché sia così (poi, dire solo "più efficiente", direi che è una sottovalutazione). E' un problema basilare appena dopo la produzione e condiziona pesantemente gli impianti di distribuzione. E' stato, agli inizi, il problema di Edison che, essendosi intestardito con la continua (e non esistendo inverter), non riusciva neanche a coprire tutta la città (se ben ricordo), per le perdite crescenti con la distanza. Occorre dire che è indispensabile innalzare il più possibile la tensione e, in connessione, far vedere il ruolo del trasformatore (dei trasformatori, in realtà, almeno due nel caso idealizzato) nel permettere un enorme risparmio di potenza e, nel tempo, di energia. --37.183.79.205 (msg) 02:05, 19 mag 2021 (CEST)Patrizio[rispondi]