Discussione:Carnevale in Italia

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cb La discussione proviene dalla pagina Discussione:Carnevale.
– Il cambusiere Horcrux (msg) 13:52, 19 feb 2023 (CET)[rispondi]

La voce contiene un elenco di manifestazioni sotto il pomposo titolo di "I principali carnevali italiani". Ora "principali" saranno una ventina in Italia o poco più. Gli altri sono decisamente di troppo. Se non ci sono obiezioni casso tutti quelli che non hanno una voce propria. --Charlie M. (dillo a zi' Carlo) 21:07, 12 feb 2015 (CET)[rispondi]

Riporto qui sotto tutti i carnevali italiani che erano elencati nel paragrafo "I principali carnevali italiani". Ho lasciato solo quelli che hanno voce propria. Questo per analogia con quanto dicono le linee guida di Wikipedia: in casi di elenchi, se si vuole inserire un altro elemento, prima è necessario provvedere ad aprire una voce dedicata. Dunque non ho fatto una scelta arbitraria e personale: mi sono limitato a lasciare i carnevali che già disponevano di una voce a parte, a togliere i doppioni (ce n'erano vari), ad ordinare per regione, ad inserire i carnevali che già dispongono di una voce, ma che non erano presenti nell'elenco. Per l'Umbria e il Molise, che non hanno nessun carnevale con una voce apposita, ho scritto una riga per non lasciare in bianco le due regioni.
Chi vuole inserire altri carnevali credo debba agire così:
  • scrivere una pagina dedicata al carnevale prescelto (tenendo presenti i criteri di enciclopedicità)
  • inserire in questa voce il collegamento.
Nel paragrafo "Il Carnevale nelle regioni italiane" si pone lo stesso problema, ma più complicato, Dividerei le informazioni presenti in questo modo:
  • informazioni messe da chi ha pensato solo a fare un po' di pubblicità al carnevale preferito, con spirito soprattutto campanilistico; il paragrafo è infatti pieno di "il più antico", "Il più spettacolare", "il più grande", "il più famoso", senza però fonti (che andrebbero scelte tra quelle non tacciabili di campanilismo o pubblicità turistica).
  • notizie interessanti su carnevali che sono repliche di quelle contenute nelle ripetitive voci proprie, non appropriate in questa pagina dedicata al carnevale in generale;
  • notizie interessanti su carnevali minori (o addirittura non più celebrati) che non hanno voce propria, che vanno spostate nella pagina della città rispettiva.
Io comincio il lavoro, in base ai criteri appena esposti.
Questo era l'aspetto del capitolo "I principali carnevali italiani" prima del mio intervento (22 febbraio 2015)--Gep (msg) 12:01, 22 feb 2015 (CET).[rispondi]
Elenco
Note
  1. ^ Piero Gualtierotti, Re Gnocco: storia illustrata del carnevale di Castel Goffredo, Castel Goffredo, 1978.

--Gep (msg) 09:52, 22 feb 2015 (CET)[rispondi]

Sposto qui sotto il testo tolto dal paragrafo "Il carnevale nelle regioni italiane", in quanto contiene notizie pertinenti alle singole voci (alle quali si rimanda nel paragrafo seguente) e non ad una voce generale come questa. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Giorgio Eusebio Petetti (discussioni · contributi) 19:57, 22 feb 2015 (CET).[rispondi]

Testo rimosso

Uno dei carnevali più antichi d'Italia arrivato ai giorni nostri è il Carnevale di Verona, risalente al 1531 e il cui nome originale è Bacanàl del Gnoco.

Anche il Carnevale di Acireale, di antichissime origini, prevedeva la lotta delle arance che fu però vietata dalla Corte criminale nel lontano 1612 a causa dei gravi incidenti che si provocavano.

Il Carnevale di Manfredonia è uno dei più importanti d'Italia, con il Carnevale di Putignano è il principale della regione Puglia ed è noto per la "Sfilata delle meraviglie" che vede sfilare per le vie della città pugliese migliaia di bambini delle scuole materne ed elementari di Manfredonia. Il Carnevale nacque nel 1952 ed è riconosciuto dalla Regione Puglia come manifestazione di interesse regionale. È associato alla Federazione europea delle città del carnevale. Per due volte è stato inserito tra le manifestazioni abbinate alla Lotteria Nazionale.

Il Carnevale di Montescaglioso in Provincia di Matera, Basilicata è, insieme a quelli di Tricarico, Aliano e Satriano, una delle manifestazioni Carnevalesche più note in regione.
Carnevale di Striano (Na) del 2012. Sullo sfondo i carri allegorici alti più di 15 metri.

Il Carnevalone rappresenta l'espressione dell'identità locale, con figure giunteci quasi intatte dal passato e comuni anche ad altre manifestazioni analoghe. Il Carnevale celebra i riti propiziatori della fertilità e del risveglio della natura e le figure tradizionali dell’evento rimandano a simboli arcaici provenienti dal mondo greco-romano e medievale. Nel corso degli anni il corteo di Carnevale si evolve, conservando, però, la memoria di figure ben codificate che ogni generazione consegna alla successiva.

Il Carnevale storico di Frosinone è caratterizzato dalla Festa della Radeca, di origini antichissime, addirittura precristiane, origini che attraverso l’anello di congiunzione delle feste carnevalesche medioevali, si possono ricollegare ai lupercali romani e quindi ai riti della fertilità agraria (la "Radeca" altro non è che il nome in dialetto della foglia d’agave, simbolo di fecondità). Questa tesi è confortata dalla presenza, all’interno degli statuti comunali cittadini, risalenti all’anno 1200, di una norma secondo cui erano sospese le attività giudiziarie durante le festività in precisi periodi dell’anno, tra cui oltre che il Natale, l’Epifania ed i periodi delle messi e della vendemmia, i due giorni che precedono le ceneri, cioè il Carnevale. All'antichissimo rito di fertilità, si è poi sovrapposta attraverso un processo metastorico, una tradizione che commemora l’eroica rivolta dei frusinati contro le truppe d’occupazione francesi, avvenuta negli ultimissimi anni del XVIII sec. (1798-1799); è proprio in essa che si inserisce la ben nota figura del Generale francese Championnet protagonista del carnevale, il cui fantoccio, al termine della festa, viene dato alla fiamme. Famosa la testimonianza della Festa della Radeca descritta ad inizio Novecento, dall'antropologo scozzese James Frazer nel suo libro "Il Ramo d'Oro".

Il Carnevale di Striano, in provincia di Napoli, è considerato uno dei più importanti carnevali del Sud. I carri allegorici, che sono i più grandi e movimentati della Campania, sfilano ogni anno in un luogo diverso della città di Striano dal 1983. Il carnevale strianese, se non il più grandioso è sicuramente uno dei carnevali più conosciuti e visitati della regione, con la sua trentennale storia. Il carnevale a Striano resta la manifestazione per eccellenza, e ogni anno coinvolge attorno a sé centinaia di partecipanti, dai carristi ai gruppi coreografi e non mancano i turisti che con grande gioia vengono a visitare le maestose opere realizzate esclusivamente in cartapesta nei cantieri della Cittadella del Carnevale, una struttura unica nel suo genere nell'intera regione Campania.

Carro allegorico del Carnevale di Striano del 2012

Il Carnevale di Sciacca rinomato per la bellezza delle sue opere in cartapesta realizzate dai locali maestri ceramisti, è il carnevale più antico di Sicilia, con origini che risalgono al periodo romano. Oggi è caratterizzato da sfilate di carri allegorici che percorrono l'antico centro della città accompagnati da gruppi mascherati che danno vita a coreografie realizzate sulle note di musiche a tema.

Famoso è il Carnevale di Acireale, comunemente definito "il più bel carnevale di Sicilia" per la bellezza dei suoi carri allegorici e infiorati (questi ultimi unici nel loro genere). Esso è frequentato da numerosi forestieri, i quali approfittano di questa festa popolare per visitare o rivisitare i monumenti della città barocca. Anche il Carnevale di Acireale, di antichissime origini, prevedeva la lotta delle arance che fu però vietata dalla Corte criminale nel lontano 1612 a causa dei gravi incidenti che si provocavano.

Inoltre in un piccolo paesino della provincia di Ragusa, Acate il carnevale era considerato il più bello della provincia, con carri allegorici, questo, però, si è spento lentamente a causa della scomparsa dell'assessore Bellomo. Ad Acate il carnevale si festeggia dal sabato prima del martedì grasso. Adesso in Sicilia, il più bel carnevale è quello di un altro paesino, Chiaramonte Gulfi. Da anni infatti, questo carnevale attira numerosi turisti, grazie alla bellezza dei carri allegorici di prima e seconda categoria.

Il Carnevale di Misterbianco in provincia di Catania nasce ufficialmente nel 1981 e ha vissuto un lungo e laborioso cammino prima di approdare ai "Costumi più belli di Sicilia"[1].

La Puglia è la regione italiana con il maggior numero di manifestazioni abbinate alla lotteria nazionale del carnevale: il già citato Carnevale di Putignano, Carnevale di Manfredonia e poi ancora il Carnevale di Gallipoli, il Carnevale di Massafra e il Carnevale Terranovese a Poggio Imperiale.

In Basilicata è molto conosciuto il Carnevale di Tricarico, caratterizzato dalla presenza di "mucche " e "tori" in transumanza ed intimamente legato a riti precristiani, mediati dal cristianesimo attraverso la figura di s. Antonio abate. Da citare anche il carnevale estivo di Laurenzana. Evento nato per promuovere le bellezze monumentali (Castello del XII secolo, Chiesa madre, Convento benedettino ecc.) e paesaggistiche (l'Abetina di Laurenzana conosciuta per la presenza dell'Abete Bianco). Si festeggia il primo sabato dopo ferragosto. Molto importante per la regione lucana risulta essere il Carnevale di Lavello. La maschera tradizionale della città risulta essere il Domino. Ogni sabato fino al sabato successivo al mercoledì delle ceneri si festeggia questo carnevale con grandi balli. L'ultimo sabato del carnevale lavellese è segnato dalla tradizionale rottura della pentolaccia.[2]

Altra punta di diamante della tradizione carnevalesca locale è rappresentato dal carnevale di Satriano che vanta la caratteristica presenza di tre maschere tipiche: l'orso , l'eremita e la quaresima. A Oristano, nell'isola di Sardegna, si svolge, durante gli ultimi tre giorni di carnevale, la splendida giostra mascherata a cavallo, denominata Sa Sartiglia. Durante la quale i cavalieri si sfidano in bravura ad infilzare una stella forata al centro, nonché realizzando spettacolari acrobazie sopra i cavalli lanciati al galoppo sfrenato.

Il carnevale di Schignano è sicuramente uno dei carnevali più famosi della provincia di Como, data la sua unicità. Si svolge secondo il rito romano, il sabato ed il martedì grasso. La rappresentazione si svolge sulla contrapposizione di due maschere principali il Bello ed il Brutto. La maschera del bello presenta lineamenti eleganti mentre la maschera del Brutto ha un aspetto decisamente più grottesco. Importanti sono le maschere in legno, scolpite a mano dalla radice di noce, che vengono gelosamente custodite da chi le ha realizzate e concesse esclusivamente per il carnevale di Schignano. Alcune maschere risalgono quasi a duecento anni fa.

Note
ottimo lavoro, due appunti. ovvero ho reinserito l'avviso {{L|società|aprile 2012}} perche' prima la voce era troppo italocentrica, ma rimane il difetto che tutto cio' che riguarda l'extra-Italia e' praticamente inesistente quindi la voce rimane localistica, nel senso che continua a parlare di Italia e del resto solo minimi accenni, quindi il difetto di localismo e' ancora presente, pertanto l'avviso e' ancora valido. 2) nello spostamento dei carnevali qui se ci fosse del materiale sufficiente a creare singole voci dei carnevali si potrebbe fare 3) forse sarebbe il caso di fare una voce a parte Carnevale in Italia dove spostare tutto questo materiale e di questa farne una voce generale. Spunti in Treccani [2], [3] e [4] oltre che in altre versioni linguistiche di wikipedia, quale sia la migliore non saprei ;-) --Rago (msg) 09:45, 24 feb 2015 (CET)[rispondi]
Ho rimosso l'avviso {{L}} a seguito dello scorporo in Carnevale in Italia. --Horcrux (msg) 14:00, 19 feb 2023 (CET)[rispondi]

Aggiornamento sugli elenchi

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cb La discussione proviene dalla pagina Discussione:Carnevale.
– Il cambusiere Horcrux (msg) 13:52, 19 feb 2023 (CET)[rispondi]

Dopo il corposo intervento di sfoltimento in base alle linee esposte sopra, un utente ha inserito il carnevale di Acireale tra quelli più noti all'estero. Ho controllato allora una ventina di fonti straniere in Inglese e Tedesco (lavoro lungo e faticoso) ed ho visto che in effetti i carnevali più noti all'estero sono senz'altro Venezia e Viareggio, ma che con una certa frequenza vengono riportati anche Ivrea e Acireale. Ho lasciato così l'informazione sul carnevale di Acireale (formattandola secondo le linee Wikipedia e togliendo le frasi dai toni promozionali), ma ho messo tra i riferimenti le fonti consultate.

Chiedo a tutti coloro che vogliono contribuire al miglioramento di questa pagina di non inserire altre notizie non controllate dalle fonti, tenendo presente che non vanno considerati autorevoli i siti specifici dei comitati organizzatori dei vari carnevali, che hanno una finalità pubblicitaria e che quindi dicono sempre "il più famoso", "il più antico", "il più bello", eccetera. In conclusione: evitiamo il campanilismo e citiamo fonti autorevoli nazionali ed internazionali!--Gep (msg) 06:36, 27 feb 2015 (CET)[rispondi]

Sposto qui le informazioni inserite senza riferimenti alle fonti. Inoltre, prima di inserire in questa pagina un carnevale "tra i più noti all'estero", sarebbe bene scrivere su di esso almeno una voce autonoma su Wikipedia! Ognuno crede che il carnevale della propria città o del proprio paese sia il più bello d'Italia, e fin qui niente di male, ma le opinioni personali non sono certo un parametro peer inserire informazioni in un'enciclopedia!--Gep (msg) 12:55, 1 mar 2017 (CET)[rispondi]

Sezioni spostate perché senza fonti

Carnevale di Sciacca

Il Carnevale di Sciacca è uno dei più antichi della Sicilia, ed è considerato il più divertente e popolare della Sicilia e d'Italia. Come ogni anno per tradizione tutto ha inizio con la consegna simbolica delle chiavi della città al Re del Carnevale Peppe Nappa, personaggio adattato dai saccensi come maschera locale che apre e chiude la festa. Da quel momento il carro di Peppe Nappa, sfilando per le vie della città, inizia a distribuire vino, aranciata e salsicce preparate sulla brace per tutta la durata del carnevale fino a quando, accompagnato sotto le note dell'inno musicale, viene dato al rogo (bruciato) in piazza. Ma non solo! A fare compagnia sono gli altri carri allegorici preparati ogni anno dalle singole associazioni che si prestano e impegnano inoltre alla realizzazione dei copioni (tematica e storia di ciascun carro allegorico) e alla creazione e organizzazione di movimentati inni musicali e balletti con gruppi di bimbi, ragazzi e adulti.

Gareggiando e competendo tra di loro, ma nello stesso tempo sfilando e facendo ballare e movimentare un'intera città, nella finale (la sera del martedì grasso), dopo essersi esibiti (i vari gruppi mascherati con correlativo carro) anche nelle serate precedenti sul palco scenico in piazza, vengono classificati secondo vari criteri (struttura, movimento, inno musicale, copione, ecc.) e solo uno ne sarà aggiudicato il vincitore dell'edizione.

File:Peppe Nappa Carnavale Sciacca 2011.jpg
Carro allegorico del "Peppe Nappa" del Carnevale di Sciacca
Carro infiorato del Carnevale di Acireale
Carnevale di Crescentino

Lo Storico Carnevale Crescentinese affonda le sue radici nella storia della città di Crescentino (VC). Le due maschere principali, Regina Papetta e Conte Tizzoni, prendono spunto da un episodio realmente accaduto in città nel lontano 1529. In quell'anno infatti il conte Riccardo IV Tizzoni, signorotto locale che vessava abitualmente la popolazione con soprusi ed angherie, oltre a nuove pesanti tasse impose lo ius primae noctis. Leggenda narra che la figlia del mugnaio, fresca sposa alla quale spettava il dovere della prima notte di nozze con il Conte, nella notte tra il 14 e 15 febbraio 1529 tagliò la testa al tiranno proprio mentre la popolazione iniziava la rivolta aiutati dagli amici della vicina Vische (TO) con cui oggi Crescentino è gemellata.

Il Carnevale di Crescentino propone dunque una rievocazione della storia passata figurando alcuni momenti di maggior impatto come l'arrivo del Conte Tizzoni in Città e la successiva incoronazione della Regina Papetta, abbinata alla più classica festa carnevalesca in cui spettacolari carri allegorici e gruppi folkloristici provenienti da tutta italia sfilano per le animante vie della città.[1]

Note
  1. ^ Irene Claudia Riccardi, Carnevale in Piemonte: il più antico e il più strano, in In Famiglia, 2 febbraio 2017, p. 88.

Onestamente vedo troppo accanimento sulla compilazione e rimozione di contenuti per questa voce. Ogni tanto torno a controllare. Non mi pare che un elenco di Carnevali, visti con occhio italiano, debba costituire un problema. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 195.212.29.177 (discussioni · contributi) 28 set 2015 (CEST).