Daphne cneorum

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Cneoro
Daphne cneorum
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Malvidi
OrdineMalvales
FamigliaThymelaeaceae
GenereDaphne
SpecieD. cneorum
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineMyrtales
FamigliaThymelaeaceae
GenereDaphne
SpecieD. cneorum
Nomenclatura binomiale
Daphne cneorum
L.

Lo cneoro (Daphne cneorum L.) è una pianta della famiglia Thymelaeaceae diffusa in Europa[1].

Daphne cneorum

Pianta velenosa sempreverde, a portamento arbustivo, con rami prostrato-ascendenti lunghi fino a 40 cm ed i cui cespugli possono misurare fino a 20-25 centimetri di altezza, ha foglie coriacee lucide sulla pagina superiore e glabre su quella inferiore.

I fiori sono rosa ed assai profumati, minuscoli ed aggregati in ciuffetti di capolini da 6 a 10, con tubuli tomentosi terminanti in corolle a 4 lobi acuminati.

Sono bacche giallognole, ed infine nerastre, velenose come tutta la pianta.

Distribuzione e habitat

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La specie è presente in gran parte dell'Europa[1]. In Italia è presente in tutte le regioni settentrionali e in Toscana; è una specie rara, anche se localmente può risultare frequente, come avviene ad esempio in alcune aree delle Alpi Carniche e delle Alpi Giulie e nell'Appennino Ligure occidentale.

Vive su suoli aridi, ghiaioni, e zone rupestri e comunque in luoghi asciutti, soleggiati e piuttosto caldi, predilige substrati calcarei (Alpi) od ofiolitici (Appennino settentrionale). Fiorisce da aprile a luglio a seconda dell'altitudine, che solitamente è compresa tra i 500 e i 1800 m s.l.m., anche se localmente può salire fin verso i 2300 m in alcune stazioni delle Alpi occidentali (Alpi dell'Alta Provenza) oppure scendere fino ai limiti della pianura (pendici meridionali delle Alpi Carniche).

  1. ^ a b (EN) Daphne cneorum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 5 aprile 2023.

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