Chiesa di Santa Giuliana (Tizzano Val Parma)
Chiesa di Santa Giuliana | |
---|---|
Facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Moragnano (Tizzano Val Parma) |
Indirizzo | via Bruno Bocconi |
Coordinate | 44°29′39.87″N 10°14′46.18″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | santa Giuliana |
Diocesi | Parma |
Stile architettonico | romanico e barocco |
Inizio costruzione | 1100 |
Completamento | 1658 |
La chiesa di Santa Giuliana, nota anche come pieve di Moragnano, è un luogo di culto cattolico dalle forme romaniche e barocche situato in via Bruno Bocconi a Moragnano, frazione di Tizzano Val Parma, in provincia e diocesi di Parma; appartiene al gruppo delle pievi parmensi.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il luogo di culto fu innalzato lungo la via del sale probabilmente intorno al 1100, come comprovato da un'incisione presente nell'edificio,[1] anche se i primi documenti[2] a testimonianza della sua esistenza risalgono soltanto al 1230, epoca durante la quale la cappella risultava dipendente dalla non lontana pieve di Santa Maria Assunta di Sasso.[3]
La piccola chiesa con abside semicircolare fu ampliata nel 1340,[1] ma le maggiori modifiche furono effettuate nel XVI secolo, quando fu realizzato il porticato d'ingresso con funzioni di riparo per i fedeli e i pellegrini, e nel XVII secolo,[3] quando tra il 1626 e il 1658[1] furono innalzati il campanile e le cappelle laterali e furono aggiunti gli intonaci interni con decorazioni barocche.[3]
In epoca successiva fu edificata la canonica a nord della navata.[3]
Tra il 2007[1] e il 2009 la pieve fu completamente restaurata.[4]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
La pieve si sviluppa su un impianto a navata unica, con ingresso a ovest e abside semicircolare a est; dai lati aggettano due cappelle a sud e una a nord, ove è presente anche la canonica.[3]
La romanica facciata a capanna, interamente rivestita in conci irregolari di arenaria come gran parte dell'edificio, è preceduta da un massiccio porticato coperto da tetto in lastre d'ardesia,[3] con due accessi sui lati e una grande apertura al centro ad arco a tutto sesto; il portale d'ingresso è delimitato da blocchi squadrati di pietra e coronato da una lunetta decorata con bassorilievi.
Il fianco sud, da cui aggettano due cappelle laterali, presenta lo stesso rivestimento del prospetto anteriore, a eccezione della porzione prossima al presbiterio, appartenente all'edificio originario, ove la muratura è costituita da conci squadrati di arenaria;[3] nel mezzo è collocato il portale d'ingresso secondario di reimpiego datato 1274, con lunetta analoga all'accesso principale, mentre all'estrema destra si apre un'alta monofora strombata.[1]
Dal lato opposto aggetta la canonica con paramento intonacato; al centro emerge il semplice campanile seicentesco in pietra,[3] con cella campanaria affacciata sui quattro lati attraverso aperture ad arco a tutto sesto.
L'abside semicircolare, rivestita in blocchi squadrati di arenaria, è decorata oltre l'alto basamento da due sottili colonnine con capitelli e da una fascia di coronamento ad archetti pensili retti da mensoline; al centro si apre un'alta monofora strombata arricchita da colonnine.[3]
All'interno la navata dai tratti seicenteschi è coperta da una volta a botte lunettata intonacata; alle pareti si innalza una serie di lesene con capitelli corinzi, a sostegno della trabeazione in aggetto; le due cappelle laterali contrapposte sono ornate da cornici modanate, a differenza della più semplice cappella alla destra dell'ingresso principale.[3]
Il presbiterio si distingue per il rivestimento in conci squadrati di arenaria, che coprono la parete di fondo, l'abside e il catino, risalenti al XII secolo.[3]
Graffiti[modifica | modifica wikitesto]
I blocchi squadrati in pietra della porzione più antica dell'edificio sono coperti all'interno e all'esterno da circa 2000 graffiti, raffiguranti disegni stilizzati e scritte, di grande interesse testimoniale.[5]
Le incisioni sono suddivisibili in due gruppi distinti; le più antiche, risalenti al XII, XIII e XIV secolo, sono costituite prevalentemente da simboli sacri tipici dell'arte medievale, realizzati dai pellegrini che frequentarono la chiesa nei primi secoli della sua esistenza; le più recenti, risalenti al XV, XVI e XVII secolo, sono invece rappresentate da iscrizioni legate a eventi straordinari e decessi, eseguite dagli abitanti di Moragnano.[3]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e Relazione di inquadramento archeologico con schede di sito e segnalazioni (PDF), su comune.tizzano-val-parma.pr.it. URL consultato il 1º settembre 2016.
- ^ Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma
- ^ a b c d e f g h i j k l Moragnano, Chiesa di Santa Giuliana, su piazzaduomoparma.com. URL consultato il 1º settembre 2016.
- ^ Chiesa di Santa Giuliana - Moragnano, su comune.tizzano-val-parma.pr.it. URL consultato il 1º settembre 2016.
- ^ Home Page, su prolocotizzanovalparma.com. URL consultato il 1º settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2016).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Giuliana
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa di Santa Giuliana, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.