Castrezzato

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Castrezzato
comune
Castrezzato – Stemma
Castrezzato – Bandiera
Castrezzato – Veduta
Castrezzato – Veduta
Chiesa di san Pietro Martire
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoGiovanni Aldi (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°31′N 9°59′E / 45.516667°N 9.983333°E45.516667; 9.983333 (Castrezzato)
Altitudine125 m s.l.m.
Superficie13,63 km²
Abitanti7 731[1] (28-2-2024)
Densità567,2 ab./km²
FrazioniBargnana, Campagna, Monticelle, Barussa
Comuni confinantiCastelcovati, Chiari, Coccaglio, Comezzano-Cizzago, Rovato, Trenzano
Altre informazioni
Cod. postale25030
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017045
Cod. catastaleC332
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 410 GG[3]
Nome abitanticastrezzatesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castrezzato
Castrezzato
Castrezzato – Mappa
Castrezzato – Mappa
Posizione del comune di Castrezzato nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Castrezzato (Castrezàt in dialetto bresciano[4][5]) è un comune italiano di 7 731[1] abitanti della provincia di Brescia in Lombardia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Castrezzato si trova nella Bassa Bresciana occidentale. Il territorio è pianeggiante ed è attraversato a settentrione dalle rogge Trenzana-Travagliata e Castrina.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il Mazza (1986), il toponimo deriverebbe dal latino castrum per la presenza di un castello medievale, oppure dal personale romano Castricius rinvenibile su alcune lapidi longobarde[6].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In epoca romana, il territorio appartenne al pagus raggruppante Chiari, Cologne e Rovato[6]. In seguito dipese dalla pieve di Coccaglio. Il borgo si sviluppò all'interno di un castrum per la difesa degli abitanti[6].

Durante una delle tante guerre che caratterizzarono il territorio bresciano nel XII secolo, il castello andò distrutto. Fu riedificato nel 1205 per ordine del comune di Brescia, che concesse anche privilegi ed immunità a motivo dei quali il borgo fu chiamato Castelfranco. Il fortilizio fece parte di una linea di difesa della repubblica comunale bresciana che si estese, fra il XII e il XIII secolo, da Iseo a Quinzano[6].

Le mura difensive del castello furono donate al comune dalle famiglie nobili che ne erano proprietarie; avendo però perduta l'originaria funzione, andarono in rovina e i fossati furono riempiti per farne strade. La viabilità odierna, caratterizzata da una circonvallazione esagonale, ricorda l'originario sistema di fortificazione[6].

Nel 1701, durante la battaglia di Chiari, il borgo fu saccheggiato dalle truppe francesi e spagnole[7].

Durante la pandemia di COVID-19, il territorio castrezzatese venne inserito in zona rossa a seguito di numerosi contagi[8].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo dell'11 febbraio 1930.[9]

«Troncato d'azzurro e d'argento, alla torre merlata alla ghibellina al naturale, attraversante, finestrata e murata di nero, aperta del campo, con due lupi controrampanti alla torre con la testa rivolta all'esterno, al naturale. Lo scudo sarà fregiato dalla corona di Comune.[10]»

Il gonfalone, concesso con regio decreto del 13 maggio 1929[9], è un drappo troncato di azzurro e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa dei santi Pietro e Paolo: è la parrocchiale. Fu eretta tra il 1750 e il 1764, in posizione prossima all'antica chiesa dedicata a Santa Maria degli Angeli, e fu consacrata nel 1785. All'interno, accanto alla Sacrestia, si trova la Cappella del Suffragio. Contiene affreschi attribuiti a Pietro Scalvini e dipinti di Lodovico Gallina, Antonio Guadagnini, Sante Cattaneo, Giuseppe Teosa, Giacomo Bondioli. L'altare maggiore è opera dei tagliapietre di Rezzato[7].
  • Chiesa di San Pietro: risale al 1102 e sorge sulle rovine di un antico castello[7];
  • Chiesa di San Lorenzo: riedificata nel 1737, contiene affreschi di Pietro Scalvini[7];
  • affresco di via Battisti: posto all'inizio della strada, ricorda l'apparizione con la quale, nel 1378, sant'Antonio, scortato da angeli armati, avrebbe messo in fuga l'esercito visconteo capitanato da Giovanni Oldofredi.
  • Villa Torri: ottocentesca, con ampia facciata sul fronte strada e, verso il giardino, portichetto sormontato da una loggia.
  • edificio del Cinquecento-Seicento (a sud del paese, all'incrocio tra Via X Giornate e Via XXIV Maggio): costruzione rettangolare rimaneggiata nei secoli successivi le cui fondamenta, secondo il Mazza (1986), potrebbero risalire al Quattrocento[11].
  • Castello: dell'antico fortilizio resta solo la torre, trasformata in campanile.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 1 407 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

La viabilità ricorda l'originario sistema di fortificazione: come riportato dal Mazza (1986), il Lechi segnalava come la strada di circonvallazione, composta dalle attuali via Dieci Giornate, via Dante Alighieri, via Circonvallazione Nord e via Vittorio Alfieri, era caratterizzata da una forma esagonale analoga a quella di una piccola cittadella murata[6].

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Campagna;
  • Monticelle;
  • Barussa;
  • Anello;
  • Anellino;

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è attraversato dall'autostrada Brebemi che serve il paese con un casello non a pedaggio.

Tra il 1932 e il 1956, era presente una stazione ferroviaria posta sulla linea Cremona-Iseo. Dal 2016, la parte settentrionale di Castrezzato è attraversata dalla linea ad alta velocità Milano-Verona.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 dicembre 1984 25 maggio 1990 Angelo Gabriele Manenti DC Sindaco
25 maggio 1990 14 giugno 1999 Pierluigi Treccani PSI
poi lista civica di centrosinistra
Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Enrico Corna lista civica di centrodestra Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Pierluigi Treccani lista civica di centrosinistra Sindaco
8 giugno 2009 27 maggio 2019 Gabriella Lupatini Il Popolo della Libertà-Lega Nord
poi Forza Italia
Sindaco
27 maggio 2019 in carica Giovanni Aldi lista civica di centrosinistra Sindaco

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2024 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Toponimi in dialetto bresciano
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 180, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ a b c d e f Mazza (1986), p. 190.
  7. ^ a b c d Mazza (1986), p. 191.
  8. ^ Covid: prefetto Brescia, domani Castrezzato zona rossa, su ansa.it, 16 febbraio 2021.
  9. ^ a b Castrezzato, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 12 maggio 2023.
  10. ^ Marco Foppoli, Stemmario Bresciano, Provincia di Brescia / Grafo, 2011, p. 51, ISBN 978-88-7385-844-7.
  11. ^ Mazza (1986), pp. 190-191.
  12. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Attilio Mazza, Il Bresciano, vol. IV, La pianura, Bergamo, Bortolotti, 1986, pp. 190-191.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN142032581 · WorldCat Identities (ENlccn-n91048851
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