Anteo (Eneide)

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Anteo
SagaEneide
Nome orig.Antaeum
1ª app. inEneide di Virgilio
Caratteristiche immaginarie
Epitetopilastro (con Luca)
Sessomaschio
Luogo di nascitaArdea
Affiliazioneesercito di Turno

Anteo (latino Antaeum) è un personaggio dell'Eneide di Virgilio, menzionato nel decimo libro del poema.

Anteo è nell'Eneide il nome di un giovane nemico di Enea nella guerra tra troiani ed italici. Con l'amico Luca è uno dei condottieri rutuli dell'esercito di Turno. I due giovani vengono uccisi in combattimento da Enea. Questa vicenda è narrata nel decimo libro del poema.

Nonostante l'affermazione del loro valore, Virgilio rappresenta Anteo e Luca - insieme ad altri due guerrieri italici, Numa e Camerte - fuggenti all'avanzata di Enea; d'altronde il poeta tiene a precisare il furore che in quel frangente anima il capo troiano, per la morte del caro amico Pallante, il figlio dell'arcade Evandro ucciso poco prima da Turno. Il verso 570 non lascia dubbi sull'uccisione dei quattro guerrieri, colpiti tutti con la spada, anche se non viene precisato dove:

 " Protinus Antaeum et Lucam, prima agmina Turni,
persequitur fortemque Numam fulvumque Camertem,
magnanimo Volcente satum, ditissimus agri
qui fuit Ausonidum et tacitis regnavit Amyclis.
Aegaeon qualis, centum cui bracchia dicunt
centenasque manus, quinquaginta oribus ignem
pectoribusque arsisse, Iovis cum fulmina contra
tot paribus streperet clipeis, tot stringeret enses:
sic toto Aeneas desaevit in aequore victor,
ut semel intepuit mucro. "

(Virgilio, Eneide, libro X)

 "Subito dopo Anteo e Luca, tra i più forti di Turno
rincorre e il forte Numa ed il fulvo Camerte,
figlio a Volcente magnanimo, il più ricco di terre
che vi fu tra gli Ausonidi: su Amicla la muta regnò
Quale Egeone, che, dicono, braccia ebbe cento
e cento mani,e per cinquanta bocche dal petto
fiammeggiò il fuoco, quando di Giove contro le folgori
cinquanta spade impugnò, con altrettanti scudi tonando;
tale per tutta la piana infuria Enea vincitore,
com' ha intiepidita la lama. "

(traduzione di Rosa Calzecchi Onesti)

 " Poi insegue Anteo e Luca, che in prima fila combattono
con Turno, il forte Numa e il biondo Camerte
figlio di Volcente magnanimo, il più ricco di terre
che visse tra la gente d'Ausonia, re della tacita Amicle.
Quale Egeone, che, dicono, avesse centinaia di braccia e di mani,
e da cinquanta bocche spirasse le fiamme
dal petto, quando, contro i fulmini lanciati da Giove, batteva
cinquanta scudi e cinquanta spade impugnava;
così per tutta la piana vincendo Enea s'infuriò, poi che
intiepidì il ferro nel sangue. "

(traduzione di Francesco Della Corte)