Ancuro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Nella mitologia greca, Ancuro (in greco antico: Ἄγχουρος) era il nome di uno dei figli di Mida.

Un giorno vicino alla città capitale del regno di Ancuro, si era aperto un piccolo baratro. Tale voragine lentamente si ampliava minacciando di travolgere e inghiottire la città intera.

Ancuro volendo evitare il disastro che si stava preannunciando si rivolse all'oracolo.

Il responso dell'oracolo

[modifica | modifica wikitesto]

L'oracolo rispose che per richiudere tale orifizio bastava che il re ci gettasse quello che aveva di più prezioso. Allora Ancuro iniziò a gettargli dentro monete, oro e gioielli ma nulla, la voragine anzi si ingrandiva. Il re gettò tutto quello di prezioso che aveva, ma l'abisso si parava innanzi a lui sempre minaccioso. Alla fine il sovrano perse pazienza e speranza e si gettò nel vuoto. Subito dopo la voragine si rinchiuse su di lui.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Mitologia greca: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mitologia greca