Amabie

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Un amabie, stampa xilografica, tardo periodo Edo[1]

Amabie (アマビエ) è una sirena leggendaria giapponese con tre gambe, che presumibilmente emerge dal mare e profetizza un raccolto abbondante o un'epidemia.

Sembra che sia una variante di amabiko (アマビコ, 海彦, 尼彦, 天日子, 天彦, あま彦, anche amahiko), altrimenti nota come amahiko-nyūdo (尼彦入道), e arie (アリエ), che sono rappresentati a somiglianza di scimmie, uccelli o cefalopodi, di solito con tre gambe.

Secondo la leggenda, una amabie apparve nella Provincia di Higo (Prefettura di Kumamoto), alla metà del quarto mese, nell'anno Kōka-3 (metà-maggio 1846) del Periodo Edo. Un oggetto luccicante fu avvistato nel mare quasi tutte le notti. L'ufficiale della città investigò e fu testimone della amabia. Secondo il disegno fatto dall'ufficiale, aveva lunghi capelli, la bocca come un becco di un uccello, era coperta in scaglie dal collo alle tre gambe. Secondo il racconto dell'ufficiale si identificò come amabia e disse che viveva in mare aperto. L'amabia fece una profezia: "Raccolti buoni continueranno per sei anni dall'anno corrente; se una malattia si diffonde, fate un disegno di me e mostratelo a chi si ammala ed essi saranno curati". Dopodiché ritornò nel mare. La storia venne stampata su un kawaraban (notiziario in legno, tipico giapponese), dove il suo ritratto fu stampato. La leggenda si diffuse così in Giappone.[2][3]

  1. ^ link
  2. ^ Nagano (2005), pp. 24, 4-6.
  3. ^ Yumoto (2005), pp. 71-88.

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