Alpsuinda

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Alpsuinda (o Albsuinda) (558 circa – Bisanzio, ...) è stata una principessa longobarda, figlia primogenita di Alboino re dei Longobardi e di Clodosvinta, figlia di Clotario I re dei Franchi[1].

L'assassinio di Alboino, re dei Longobardi di Charles Landseer (1856)

Nel 572 la matrigna di Alpsuinda, Rosmunda (seconda moglie di Alboino), e l'amante di lei, Elmichi, ordirono una congiura che portò all'omicidio del re.[2]

Rosmunda ed Elmichi fuggirono a Ravenna, conducendo con sé Alpsuinda e il tesoro reale.[3] Dopo la morte di Elmichi e Rosmunda a Ravenna, Alpsuinda venne mandata presso la corte imperiale di Bisanzio ove morì in data ignota.[4]

  1. ^ Martindale 1992, s.v. Chlodosinda (1), p. 297.
  2. ^ Martindale 1992, s.v. Alboin, pp. 38 – 40.
  3. ^ Martinelli Perelli 1995, p. 38.
  4. ^ Bognetti 1968, pp. 28 – 29.
  • (EN) Martindale, John R. (ed.), Prosopography of the Later Roman Empire - Volume III: A.D. 527 – 641, Cambridge: Cambridge University Press, 1992, ISBN 978-0-521-20160-5.
  • Martinelli Perelli, Liliana. "Albsinda o Albsuinda", Dizionario biografico delle donne lombarde: 568 – 1968. Rachele Farina (ed.). Milan: Baldini e Castoldi, 1995, p. 38. ISBN 978-88-8089-085-0.
  • Bognetti, Gian Piero. "I rapporti etico-politici fra Oriente e Occidente dalsecolo V al secolo VIII", L'età longobarda - IV. Milan: Giuffrè, 1955 [1968], pp. 3 – 65.