Alopecocyon

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Alopecocione
Immagine di Alopecocyon mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineCarnivora
SottordineCaniformia
FamigliaAiluridae
SottofamigliaSimocyoninae
GenereAlopecocyon
Camp & Vanderhoof, 1940

L'alopecocione (genere Alopecocyon Camp & Vanderhoof, 1940) è un mammifero carnivoro estinto, appartenente agli ailuridi. Visse nel Miocene medio (circa 18 – 15 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa, Asia e Nordamerica.

Questo animale è noto principalmente per resti frammentari, soprattutto mandibole, denti e parti di mascelle. È quindi impossibile una ricostruzione dettagliata, ma dal raffronto con altri animali simili si suppone che Alopecocyon fosse vagamente simile all'attuale panda minore (Ailurus fulgens). Al contrario delle forme più arcaiche di ailuridi come Amphictis, Alopecocyon possedeva il secondo molare più grande del primo. Entrambi questi generi, tuttavia, condividono la struttura generale dei molari e la presenza di una scanalatura laterale sui canini, come anche gli ailuridi più derivati.

Classificazione

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Il genere Alopecocyon venne istituito nel 1940 da Camp e Vanderhoof, per accogliere una specie già nota in precedenza, ma attribuita erroneamente al genere Cynodictis (C. goeriachensis, Toula 1884), proveniente dalla Germania. Altre specie vennero in seguito attribuite a questo genere: A. getti (Mein, 1958) della Francia e A. leardi del Nordamerica, inizialmente attribuita a un genere a sé stante, Actiocyon (Stock, 1947). A. getti, tuttavia, potrebbe non essere una specie di Alopecocyon, poiché secondo uno studio (Ginsburg, 2002) sarebbe da attribuire alla famiglia degli anficionidi, quindi in un genere a sé stante, Meiniogale.

In ogni caso, Alopecocyon è considerato un membro piuttosto basale degli ailuridi, il gruppo di mammiferi carnivori attualmente rappresentati dal solo panda minore. Alopecocyon potrebbe essere derivato dal genere parafiletico basale Amphictis, in particolare dalla specie A. wintershofensis, che ha il più lungo secondo molare inferiore tra tutte le specie di Amphictis. È molto probabile, inoltre, che Alopecocyon sia strettamente imparentato con il successivo Simocyon, un ailuride specializzato di dimensioni maggiori. Un rapporto diretto antenato-discendente tra Simocyon e Alopecocyon è tuttavia improbabile, in quanto una specie basale di Simocyon è coesistita con Alopecocyon alla fine del Miocene medio in Cina (Wang et al., 1998).

Paleoecologia

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Alopecocyon, così come Amphictis, non mostra le specializzazioni dentarie estreme dei successivi ailuridi come Ailurus e Parailurus, dai molari trituranti e dalla dieta erbivora. È probabile che Alopecocyon e Amphictis fossero piccoli onnivori.

  • Toula, F. (1884). Ueber einige Saugethierreste von Goeriach bei Turnau (Bruck a.M.), Nord Steiermark. Jahrbuch der kaiserlich-koniglichen geologischen Reichsanstalt, 34, 385–401.
  • Camp, C. L. and Vanderhoof, V. L. (1940). Bibliography of fossil vertebrates 1928–1933. Geological Society of America Special Papers, 27, 1–503.
  • Stock, C. (1947). A peculiar new carnivore from the Cuyama Miocene, California. Bulletin of the Southern California Academy of Sciences, 46, 84–89.
  • Viret, J. (1951). Catalogue critique de la faune des mammiferes miocenes de La Grive Saint-Alban (Isere). 1. Chiropteres, Carnivores, Edentes, Pholidotes. Nouvelles Archives du Museum d'Histoire naturelle de Lyon, 4, 1–197.
  • Mein, P. (1958). Les mammiferes de la faune siderolitique de Vieux-Collonges. Nouvelles Archives du Museum d'Histoire naturelle de Lyon, 5, 1–118.
  • Beaumont, G. de (1964). Essai sur la position taxonomique des genres Alopecocyon Viret et Simocyon Wagner (Carnivora). Eclogae geologicae Helvetiae, 57, 829–36.
  • Baskin, J. A. (1998). Procyonidae. In: Evolution of Tertiary Mammals of North America. Volume 1: Terrestrial Carnivores, Ungulates, and Ungulatelike Mammals, ed. C. M. Janis, K. M. Scott and L. L. Jacobs. Cambridge: Cambridge University Press, pp. 144–51.
  • Wang, X., Ye, J., Meng, J., Wu, W., Liu, L. and Bi, S. (1998). Carnivora from middle Miocene of Northern Junggar Basin, Xinjiang autonomous region, China. Vertebrata PalAsiatica, 36, 218–43.
  • Ginsburg, L. (2002). Un Amphicyonidae (Carnivora, Mammalia) nouveau du Miocene moyen de Vieux-Collonges (Rhone). Symbioses, nouvelle série, 7, 55–57.
  • Anjali Goswami and Anthony Friscia. 2010. Carnivoran Evolution: New Views on Phylogeny, Form, and Function. Cambridge: Cambridge University Press.
  • Salesa, M.J. & Peigné, S. & Antón, M. & Morales, J., 2011. Evolution of the family Ailuridae: origins and Old-World fossil record, In: Glatston, A.R. (Eds.), Red Panda: Biology and Conservation of the First Panda, 2011, p. 27-41.

Collegamenti esterni

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