Alceo Folicaldi

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Alceo Folicaldi

Alceo Folicaldi (Lugo, 7 febbraio 1900Lugo, 4 gennaio 1952) è stato un poeta italiano, tra i più conosciuti esponenti del futurismo in poesia.

Giovane studente diciassettenne, Folicaldi aderisce con grande entusiasmo al movimento artistico del futurismo. Conosce Filippo Tommaso Marinetti che, dopo aver letto alcune sue poesie, lo incoraggia nello scrivere e lo fa conoscere nell'ambiente letterario del tempo. Diplomatosi, inizia a lavorare come maestro elementare. La sua prima raccolta di prose liriche, Imbastiture, è datata 1919. Nel 1922 Marinetti cita Folicaldi nell'introduzione del libro Gli indomabili, inserendolo tra i poeti emergenti.

Negli anni venti il suo editore rimane sempre Marinetti. Nel 1926 Folicaldi pubblica Arcobaleni sul mondo, che è considerato dalla critica il suo vero primo libro futurista, scritto con la tecnica chiamata Parole in libertà (Poetica secondo la quale le parole sono concepite come segno autonomo e arbitrario rispetto ai contenuti della realtà rappresentata).

Nel 1927 Folicaldi è annoverato nel gruppo dei "Poeti-Paroliberi-Propagandisti Futuristi", brillante interprete del "paroliberismo".

Opere principali

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  • 1919, Imbastiture
  • 1925, Autunno futurista (poema, nell'antologia «I nuovi poeti futuristi»)
  • 1925, I piccoli segni d'Afrodite (sulla rivista «Noi», diretta da Enrico Prampolini)
  • 1926, Arcobaleni sul mondo

Collegamenti esterni

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  • Approfondimenti, su informarte.org (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2007).
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