Abd Allah bin Faysal Al Sa'ud

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Abd Allāh bin Fayṣal Āl Saʿūd
Il principe nel 1966
Principe dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoAbd Allāh bin Fayṣal bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
NascitaRiad, 18 giugno 1923
MorteGedda, 8 maggio 2007 (83 anni)
Luogo di sepolturaCimitero al-Adl
DinastiaDinastia Saudita
PadreFaysal dell'Arabia Saudita
MadreSultana bint Ahmad Al Sudairi
ReligioneIslam sunnita
Abd Allāh bin Fayṣal Āl Saʿūd
Il principe in un ritratto dei primi anni '50

Presidente della Federazione Calcistica dell'Arabia Saudita
Durata mandato1956 –
1971
Predecessore-
SuccessoreFayṣal bin Fahd Āl Saʿūd

Ministro dell'Interno
Durata mandato1951 –
1959
MonarcaRe Abd al-Aziz
Re Sa'ud
Predecessore-
SuccessoreFaysal bin Abd al-Aziz Al Sa'ud

Ministro della Sanità
Durata mandato1949 –
1950
MonarcaRe Abd al-Aziz
Predecessore-
SuccessoreRached Pharaon

Abd Allāh bin Fayṣal Āl Saʿūd (in arabo عبد الله الفيصل بن عبد العزيز آل سعود?; Riyad, 18 giugno 1923Gedda, 8 maggio 2007) è stato un principe, politico, imprenditore e dirigente sportivo saudita, membro della famiglia reale Āl Saʿūd.

Primi anni di vita e formazione

[modifica | modifica wikitesto]

Abd Allah bin Faysal nacque a Riad il 18 giugno 1923[1] ed era il figlio maggiore di re Faysal.[2][3] Sua madre era Sultana Al Sudairi, figlia di Ahmed bin Muhammad Al Sudairi[4] e sorella della madre dei sette fratelli Sudairi, Hassa.[2][5][6] Il matrimonio dei genitori è stato predisposto mentre il principe Faysal era in viaggio all'estero e i due non si sono mai visti fino al giorno delle nozze. Oltre ad Abd Allah da questo matrimonio sono nate altre tre figlie. In seguito hanno divorziato.[6] Abd Allah era più anziano della maggioranza dei suoi zii.[4]

Il principe ha completato la sua formazione a La Mecca nel 1939.[2]

Abd Allah bin Faysal ha assunto una serie di incarichi di governo. Ha iniziato la sua carriera politica nel 1945, quando ha disputato allo zio Mansur (di cui era coetaneo) la carica di viceré del Hejaz e di fatto ha assunto la carica un anno dopo.[4]

Ha servito come ministro della sanità dal 1949 al 1950.[7] Poi, nel 1951, è stato nominato primo ministro dell'interno.[2][8] Ha servito in questa posizione sotto il nonno prima e sotto lo zio poi. Il suo mandato è durato fino al 1959 quando si è dimesso.[7] La sua nomina a ministro è stata una mossa per renderlo di pari stato all'allora ministro della difesa Mish'al bin Abd al-Aziz.[9]

Dopo aver lasciato il suo lavoro nel governo ha dedicato il suo tempo ad attività commerciali e culturali. Nel 1970, a Gedda, ha fondato il gruppo Al Faisaliah.[10][11] Inoltre, nel 1979, ha fondato la società SIGMA (Saudi Investment Group and Marketing). Il presidente e amministratore delegato della società oggi è suo figlio, il principe Sa'ud.[12]

Abd Allah ha ricevuto una serie di riconoscimenti internazionali, tra cui una laurea ad honorem in lettere.[7] Nel 1984 gli è stato conferito il Premio di Stato per la letteratura. Infatti, componeva poesie sia in stile classico che colloquiale. Una serie di cantanti hanno musicato le sue poesie, tra cui la famosa Umm Kulthum.

È stato presidente dell'Al-Ahli Sports Club.[7] Dal 1956 al 1971 ha presieduto la Federazione calcistica dell'Arabia Saudita.

Morte e funerale

[modifica | modifica wikitesto]

Il principe è morto a Gedda l'8 maggio 2007.[13] Le preghiere funebri si sono tenute nella Grande Moschea di La Mecca alla presenza dell'allora principe ereditario Sultan, dei suoi fratellastri minori Sa'ud e Khalid e di altri membri della famiglia reale.[13] La salma è stata poi sepolta nel cimitero al-Adl della città.[14]

  1. ^ Winberg Chai, Saudi Arabia: A Modern Reader, Indianapolis, IN, University of Indiana Press, 2005, p. 193, ISBN 978-0-88093-859-4.
  2. ^ a b c d Sabri Sharif, The House of Saud in Commerce: A Study of Royal Entrepreneurship in Saudi Arabia, New Delhi, I. S. Publication, 2001, ISBN 81-901254-0-0.
  3. ^ Nick Luddington, King Faisal's eight sons, in Lewiston Evening Journal, Jeddah, AP, 5 aprile 1975. URL consultato il 26 febbraio 2013.
  4. ^ a b c Joseph A. Kechichian, Succession in Saudi Arabia, New York, Palgrave, 2001. URL consultato il 6 aprile 2012.
  5. ^ Mohammed bin Ahmed Al Sudairi, su amirmohammedalsudairi.com. URL consultato il 14 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).
  6. ^ a b Sultana bint Ahmad bin Muhammad Al Sudairi, su datarabia.com, Datarabia. URL consultato il 25 maggio 2012.
  7. ^ a b c d Mahmoud Ahmad, Abdullah Al-Faisal Passes Away, in Arab News, 9 maggio 2007. URL consultato il 25 marzo 2012.
  8. ^ Advisers, heirs and heir apparent, Time, 21 dicembre 1953, p. 72, ISSN 0024-3019 (WC · ACNP). URL consultato il 21 aprile 2013.
  9. ^ Steffen Hertog, Shaping the Saudi State: Human agency's shifting role in rentier-state formation (PDF), in International Journal Middle East Studies, vol. 39, 2007, pp. 539-563, DOI:10.1017/S0020743807071073. URL consultato il 17 aprile 2012.
  10. ^ Past, su fast.com.sa, Al Faisaliah Group. URL consultato il 21 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2011).
  11. ^ Anthony Shoult, Doing Business with Saudi Arabia, GMB Publishing Ltd, 1º maggio 2006, p. 481, ISBN 978-1-905050-67-3. URL consultato il 4 marzo 2013.
  12. ^ About us, su sigmaksa.com, SIGMA Company. URL consultato il 21 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2012).
  13. ^ a b Saudi royal family mourns another senior prince [collegamento interrotto], in The Daily Star, 10 maggio 2007. URL consultato il 17 agosto 2012.
  14. ^ Prince Muhammad Al Faisal dead, in Saudi Gazette, Jeddah, 22 agosto 2011. URL consultato il 3 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2015).

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN316744518 · LCCN (ENn2015183329