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Grandi architetti

Arnolfo di Cambio

Il ritratto di Arnolfo davanti a Santa Maria del Fiore a Firenze

Arnolfo di Cambio noto anche come Arnolfo di Lapo (Colle di Val d'Elsa, 1240 circa – 1302) è stato uno scultore e architetto italiano di epoca medioevale.

Arnolfo di Cambio, figlio dell'architetto Lapo Tedesco, si formò nella taglia (bottega) di Nicola Pisano e con lui lavorò al pulpito nel Duomo di Siena. Di questo abbiamo notizia certa nel 1265.

Nel 1276 o 1277 lavora autonomamente a Roma per conto di Carlo I d'Angiò. Di questo periodo è la Fontana Maggiore a Perugia.
Nel 1282 lo troviamo autore del monumento funebre al cardinale De Braye, morto in quell'anno, nella chiesa di San Domenico a Orvieto. La figura della Madonna, posta al sommo del monumento, fu realizzata da Arnolfo modificando in diversi punti una statua romana dell'Abbondanza: eliminando la cornucopia fu poi inserita la figura del Bambino. A Roma l'artista era stato a contatto delle grandi opere del passato romano, e aveva assorbito le lezioni dei maestri cosmateschi, di cui riutilizzerà i partiti decorativi a intarsi di marmi colorati e vetri dorati nei ciborî della basilica di San Paolo fuori le mura (1285) e di Santa Cecilia in Trastevere (1293). In questo periodo lavora a Roma anche al presepe di Santa Maria Maggiore, alla chiesa di Santa Maria in Aracoeli, al monumento a Papa Bonifacio VIII (1300) e alla statua bronzea di San Pietro della Basilica di San Pietro.

 
 
Grandi opere
Acropoli di Atene

L'Acropoli di Atene si può considerare la più rappresentativa delle acropoli greche. È una rocca, spianata nella parte superiore, che si eleva di 156 metri sul livello del mare sopra la città di Atene. Il pianoro è largo 140 m e lungo quasi 280 m. È anche conosciuta come Cecropia in onore del leggendario uomo-serpente Cecrope, il primo re ateniese.

L'Acropoli è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

I resti risalenti all'epoca arcaica attestano che delle costruzioni imponenti si elevavano sull'acropoli alla fine del VII secolo a.C., epoca in cui le mura risalenti all'età micenea ebbero perso la loro importanza difensiva. Nella prima metà del VI secolo a.C., dopo l'espulsione dei Pisistratidi, l'acropoli cessò di essere una fortezza. Le antiche fortificazioni, le costruzioni e gli edifici templari furono distrutti durante l'occupazione persiana del 480 a.C.

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Premio Pritzker

Il Premio Pritzker per l'architettura è stato creato da Jay Pritzker nel 1979 tramite la fondazione Hyatt ed ammonta a 100.000 dollari US.


 
 
Storia dell'architettura

Architettura romana

I Romani adottarono il linguaggio esteriore dell'architettura greca, adattandolo ai propri scopi. La loro visione dello spazio era tuttavia radicalmente diversa da quella propria dei Greci e le forme architettoniche riflettono appieno queste differenze. La differenza principale è di carattere politico-sociale: la struttura greca era formata da una moltitudine di città-stato, spesso in conflitto tra loro; i Romani, invece, conquistavano i territori e li soggiogavano con il loro potere, per questo necessitavano di una serie di strutture pubbliche e di controllo (come le efficientissime strade romane).

Il Colosseo di Roma, Italia.

L'originalità artistica nell'architettura romana si sviluppò abbastanza tardivamente: per l'intero periodo repubblicano le forme architettoniche in uso dipendono fortemente dalle precedenti tradizioni italiche, a loro volta fortemente influenzate dall'arte greca, ma già portatrici di importanti innovazioni (per esempio l'uso dell'arco e della copertura a volta). Una caratteristica dell'espansione romana è l'intensa opera di urbanizzazione del territorio, che porterà alla fondazione di moltissime città, oltre all'ingrandimento di quelle già esistenti. Le città romane di fondazione si basavano sullo schema dell'accampamento romano (il castrum) e ospitavano al loro interno varie tipologie di edifici pubblici (teatri, anfiteatri e mercati) e privati (domus e insulae).

 
 
Vetrina
Sagrestia Nuova

Michelangelo di Lodovico Buonarroti Simoni (Caprese Michelangelo, 6 marzo 1475 – Roma, 18 febbraio 1564), conosciuto come Michelangelo, è stato un artista italiano, poeta, e figura di primissimo piano del Rinascimento italiano. Intese fare della sua attività un'incessante ricerca dell'ideale di bellezza. Fu - nell'insieme - un artista geniale quanto irrequieto e a tutto tondo, sicuramente uno dei protagonisti della storia dell'arte occidentale del suo tempo. Il nome di Michelangelo è essenzialmente collegato ad una serie di opere che lo hanno consegnato alla storia dell'arte. Alcune di esse - situate soprattutto a Firenze, Roma e nella Città del Vaticano - sono conosciute in tutto il mondo e considerate fra i più importanti lavori dell'arte occidentale, come il David, l'affresco sulla volta della Cappella Sistina e il grande Giudizio universale posto sulla parete sopra l'altare, la celebre Pietà (alta 1,80 m, scolpita intorno al 1499 dall'artista ventiquattrenne), il Mosè o il monumentale complesso delle Tombe Medicee nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo.

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