Uscita di sicurezza

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Uscite di sicurezza all'interno della Universitetet

Una uscita di sicurezza è una particolare via di uscita da un edificio da utilizzare in caso di emergenza, ad esempio in presenza di un incendio.

Le uscite di sicurezza vennero introdotte in seguito al Disastro del Victoria Hall del 1883.[1]

Nel diritto italiano, in base all'Allegato IV del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, i luoghi di lavoro devono prevedere un numero di uscite di emergenza adeguato alla dimensione e al numero massimo di persone che possono essere presenti all'interno dell'edificio ed essere indicate tramite apposita segnaletica di sicurezza. Oltre a dover rimanere sgombre e non essere chiuse a chiave, le uscite di sicurezza devono possedere un'altezza di almeno 2 metri ed essere facilmente apribili verso l'esterno.[2][3]

Uscita di sicurezza

Le porte utilizzate come uscita di sicurezza sono dotate di maniglie a leva o maniglione antipanico e in alcuni casi presentano un dispositivo di allarme, soprattutto nel caso siano utilizzate solamente in caso di emergenza. Il Decreto Ministeriale 3 novembre 2004 è relativo ai dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo.[4][5]

  1. ^ (EN) 183 Children Died in a Stampede for Toys in 1883, su smithsonianmag.com, 19 agosto 2013. URL consultato l'8 maggio 2022.
  2. ^ DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81, su gazzettaufficiale.it.
  3. ^ Dlgs 81/08, su camera.it.
  4. ^ Prevenzione incendi - Emergenze, in Manuale Sicurezza 2014, IPSOA, 2014, p. 583, ISBN 9788821747908.
  5. ^ Decreto 3 novembre 2004, su ambientediritto.it.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (EN) Fire Exits, su firesafe.org.uk, 17 marzo 2011.
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