Quel motel vicino alla palude

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Quel motel vicino alla palude
Il temibile coccodrillo di Judd in una scena del film
Titolo originaleEaten Alive
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1976
Durata91 min
Genereorrore
RegiaTobe Hooper
SoggettoAlvin L. Fast, Kim Henkel, Mardi Rustam
SceneggiaturaAlvin L. Fast, Kim Henkel, Mardi Rustam
ProduttoreMardi Rustam
FotografiaRobert Caramico
MontaggioMichael Brown
Effetti specialiKen Speed
MusicheTobe Hooper, Wayne Bell
ScenografiaMarshall Reed
TruccoBeth Rogers, Craig Reardon
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Quel motel vicino alla palude (Eaten Alive!) è un film horror del 1976, diretto da Tobe Hooper, con Neville Brand, Marilyn Burns, Mel Ferrer e Robert Englund.

Il film è ispirato alle vicende di Joe Ball, il leggendario serial killer che uccise moltissime donne negli anni trenta. Non a caso il mito vuole che il mostro uccidesse persone per darle in pasto ai suoi alligatori. Numerosi, nel film, gli accostamenti a Non aprite quella porta, altro diretto da Hooper.[senza fonte]

Dopo aver rifiutato di avere un rapporto sessuale con un cliente di nome Buck, l'ingenua prostituta Clara Wood viene sfrattata dal bordello in cui lavora e vive. La donna viaggia per il Texas rurale e si ferma in un albergo fatiscente, lo Starlight Hotel, che sorge presso delle paludi. Il proprietario, Judd, è un individuo mentalmente squilibrato, disturbato e psicopatico che soffre di folli frustrazioni sessuali: attacca Clare con un forcone e la dà in pasto a un coccodrillo del Nilo che accudisce nella palude lì vicino.

Qualche giorno dopo, giunge allo Starlight Hotel una coppia in crisi, Faye e Roy, assieme alla giovane figlia malata Angie. Il loro cane viene divorato dal coccodrillo e Roy cerca di uccidere l'animale in rappresaglia, ma Judd lo pugnala a morte, picchia violentemente Faye e la lega al suo letto, mentre Angie riesce a scappare e a nascondersi sotto il portico dell'albergo.

Successivamente giungono all'hotel Harvey e Libby Wood, rispettivamente il padre e la sorella di Clara, in cerca della parente scomparsa. Judd nega di averla vista e i due, accompagnati dallo sceriffo Martin, si dirigono anche al bordello dove lavorava Clara, ma anche la proprietaria finge di non conoscere Clara. Mentre Libby e Martin escono a cena, Harvey torna da solo allo Starlight Hotel e scopre Faye tenuta prigioniera nella sua camera poco prima di essere ucciso da Judd.

Intanto, dopo essere stato cacciato da un bar, Buck va a sua volta allo Starlight Hotel con la sua compagna minorenne Lynette. Buck si accorge della presenza di Faye e Angie, ma Judd lo spinge nella palude, dove viene divorato dal coccodrillo. Lynette scappa nel bosco inseguita dall'assassino, venendo salvata in tempo da un automobilista di passaggio.

Anche Libby fa ritorno all'hotel e riesce a liberare Fayne e a recuperare Angie. Judd insegue le tre sopravvissute nella palude, dove viene ucciso e divorato in pasto dal suo stesso coccodrillo, mentre Libby, Faye e Angie si ricongiungono con Martin.

La Frase: «My name is Buck and I'm there to fuck», pronunciata dal personaggio interpretato da Robert Englund all'inizio del film, è presente anche nella più celebre pellicola Kill Bill: Volume 1 di Quentin Tarantino, dove è pronunciata in circostanze simili a quelle inerenti alla scena del film originale.

Collegamenti esterni

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