Coordinate: 40°58′40.08″N 14°18′14.04″E

Pascarola (Caivano)

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Pascarola
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Comune Caivano
Territorio
Coordinate40°58′40.08″N 14°18′14.04″E
Altitudine24[1] m s.l.m.
Abitanti2 843[1] (2001)
Altre informazioni
Cod. postale80023
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiPascarolesi / Caivanesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pascarola
Pascarola

Pascarola è una frazione e zona di Caivano, nella città metropolitana di Napoli in Campania.

Geografia fisica

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Confina con la provincia di Caserta, esattamente con Marcianise (divisa dai Regi Lagni) e con il Comune di Orta di Atella.

Il termine “Pascarola” deriva dal latino “pascua” che significa “pascoli”. Nell’epoca dell’alto Medioevo, la parola divenne “pascora”, intesa come diminutivo del pascolo, quindi piccoli pascoli.

Pascarola era identificato quindi come luogo dove la pastorizia era predominante.

Il primo documento in cui Pascarola è citata risale al 1045 dove si parla de terris de paschariola’ e ‘de terris de loco gualdum et de paschariola’. Il luogo dove sorgeva il villaggio non era quello attuale, ma il sito dove sorge l’attuale Cappella di San Giorgio Martire.

Dopo vari trascorsi, nel 1324, la Chiesa di S. Giorgio venne declassata a cappella, mentre la Cappella di S. Maria divenne chiesa oggi dedicata a Sant'Antonio ed alla Madonna del Buon Consiglio.

Feste patronali

Il Patrono di Pascarola è San Giorgio martire, a cui è dedicata una chiesa al centro del paese in Via Andrea Semonella. Secondo le leggende locali, questa fu eretta in epoca longobarda dal re Cuniperto, nella zona in cui sconfisse il duca di Trento, Alachis. La Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giorgio è l’emblema del grosso legame che esiste tra la città e la venerazione del santo, che già all’epoca dei Longobardi, era riconosciuto come un leggendario santo guerriero ed era molto venerato. Il primo religioso di Caivano di cui si ha notizia certa è tale «presbiter Casanus», proprio parroco della cappella di San Giorgio Martire in Pascarola, che, come si legge in un Collettario del 1324, pagò in quell’anno alla Chiesa di Roma una decima di otto tarì e dieci grana.[2]

La festa si festeggia ogni anno la seconda domenica del mese di luglio e si festeggia Sant'Antonio.

Nel 1459, come si legge in un documento di archivio del Re Ferdinando d’Aragona trascritto dall’attuario Michele Guerra, Pascarola aveva 40 fuochi o famiglie. Se si considera che grosso modo ad ogni fuoco corrispondevano 5 abitanti, la popolazione era di circa 200 abitanti. Il documento elenca ben 43 casali e come numero di fuochi, Pascarola risultava il sesto.

Emerge che Caivano era una sorta di frazione o zona di Pascarola e non viceversa, in termini di ricchezza e demografia, fu solo con l’accorpamento dei vari casali, che Caivano ha avuto maggiore potere ed è diventato il paese principale.

Ospita le più grandi industrie della città Metropolitana di Napoli, grazie alla zona ASI del comune di Caivano presente in zona. Tra le aziende presenti, ricordiamo UniLever, Caffè Borbone, Harmont & Blaine colosso della moda in tutto il mondo, Italiana Imballaggi, Magneti Marelli, Ascensori Del Bò, ItalCable, Food Impresit, Ocima, Nuovo Mollificio Campano, Windows Sliding Systems s.r.l.

  • Giacinto Libertini, Origini di Pascarola.
  • Francesco Delli Paoli, Caivano, l’antica necropoli di Atella.
  • Vincenzo Semonella, ingegnere di Pascarola.
  • Enza Angela Massaro, giornalista pubblicista.
  1. ^ a b 14° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, su dawinci.istat.it, Istituto nazionale di statistica. URL consultato il 23 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2019).
  2. ^ Francesco Delli Paoli, Caivano, l’antica necropoli di Atella.
    ««Presbiter Casanus de Cayvano pro capellania S. Georgii de Pascarola tar. octo gr. decem»»
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