Luigi Mazzei
Luigi Mazzei | |
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Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 1972 – 1976 |
Legislatura | VI |
Gruppo parlamentare | Misto-PRI |
Circoscrizione | Sicilia |
Collegio | Corleone-Bagheria |
Tipo nomina | Segretario regionale PRI |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | PRI (fino al 1976), PSI (dal 1976) |
Titolo di studio | laurea in giurisprudenza |
Università | Università La Sapienza |
Professione | avvocato |
Luigi Mazzei (Cosenza, 1º giugno 1929 – Palermo, 10 dicembre 2015) è stato un politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Cosenza da una famiglia di proprietari terrieri di Fuscaldo. Si laureò in giurisprudenza l'Università La Sapienza di Roma, a 23 anni vinse il concorso in avvocatura dello Stato e gli fu assegnata la sede di Palermo.
In quegli stessi anni iniziò a nutrire la passione per la politica, schierandosi nelle file del PRI di cui fu segretario regionale, divenendo un collaboratore di Ugo La Malfa.[senza fonte]
Consigliere d'amministrazione della Cassa del Mezzogiorno e presidente dell'Ente acquedotti siciliani, nel 1972 fu eletto senatore della Repubblica per il Partito Repubblicano Italiano nel collegio di Corleone-Bagheria[1]. In quella legislatura fu vicepresidente della commissione d'inchiesta sui trattamenti retributivi e normativi. Nel 1976 si candidò alla Camera per il PSI ma non fu eletto[2].
Il suo nome nel 1980 apparve nella lista degli appartenenti alla P2.[3]
Dopo il pensionamento dall'avvocatura dello Stato, aprì uno studio a Palermo di avvocato amministrativista, con sede anche a Roma. Tra le varie cause patrocinate nel 1998 assistette le Sorelle Pilliu, le quali furono vittime di un'operazione mafiosa mirata all'edificazione di un palazzo abusivo, costruito danneggiando la loro proprietà.[4]
Morì all'età di 86 anni nel dicembre del 2015.
Procedimenti giudiziari
[modifica | modifica wikitesto]Fu arrestato nel 1993 insieme all'ex deputato Nino Drago con l'accusa di concussione per una vicenda riguardante il mercato agroalimentare di Catania, di cui era componente[5]. Condannato in primo grado nel 1998 a due anni e 4 mesi, fu assolto in appello nel 2000[6].
Fondatore e socio di maggioranza del centro privato d'eccellenza di nefrologia "Artificial Kidney Center", nel 1998 finì agli arresti domiciliari con l'accusa di truffa al Servizio sanitario nazionale[7]. Fu assolto perché il fatto non sussiste (sentenza n. 1743 del 2004, sez. IV penale del Tribunale di Palermo) e gli venne riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per ingiusta detenzione (ordinanza n. 47 del 2007 emessa dalla sez. III civile della Corte di appello di Palermo).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sito Senato
- ^ mininterno
- ^ http://www.repubblica.it/politica/2015/12/16/news/p2_i_nomi_piu_importanti_della_lista_gelli-129591682/
- ^ Certi palazzi. La favola nera che Schifani non racconta, su 19luglio1992.com. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ Corriere della sera
- ^ Repubblica
- ^ Corriere della sera
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Mazzei, su Senato.it - VI legislatura, Parlamento italiano.
- Politici italiani del XX secolo
- Nati nel 1929
- Morti nel 2015
- Nati il 1º giugno
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- Nati a Cosenza
- Morti a Palermo
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