Le Chasseur maudit

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Le Chasseur maudit
Frontespizio dello spartito
CompositoreCésar Franck
Tipo di composizionepoema sinfonico
Numero d'operaFWV 44
Epoca di composizione1882
Prima esecuzioneSalle Érard, Parigi, 31 marzo 1883
Durata media14 minuti
Organico

Le Chasseur maudit (Il Cacciatore maledetto) è un poema sinfonico composto da César Franck nel 1882.

L'opera fu completata il 31 ottobre 1882 ed eseguita per la prima volta il 31 marzo dell'anno successivo dalla Société Nationale de Musique, diretta da Édouard Colonne, alla Salle Érard di Parigi. Nello stesso concerto fu presentata anche Viviane, poema sinfonico di Ernest Chausson, allievo di Franck.

Il pezzo è ispirato alla ballata Der wilde Jäger (Il cacciatore selvaggio) del poeta tedesco Gottfried August Bürger. La lirica racconta la storia di un conte renano che osa andare a caccia di domenica, violando il riposo festivo.

All'inizio del brano, il conte suona spavaldo il suo corno da caccia, nonostante gli avvertimenti delle campane e dei canti sacri che invitano i fedeli alla preghiera. Nel fitto del bosco, il conte viene maledetto da una terribile voce, che lo condanna ad essere perseguitato dai demoni per l'eternità.

Franck riporta all'inizio dello spartito il seguente testo, che riassume il poema di Bürger:[1]

Johann Wilhelm Cordes, Wilde Jagd (1857)

«Era una domenica mattina; in lontananza echeggiavano il suono gioioso delle campane e i canti religiosi della folla… Sacrilegio! L'intrepido conte del Reno ha suonato il suo corno!
Hallo! Hallo! La caccia irrompe nei campi, nelle brughiere, nelle praterie – Fermati, conte, ti prego, ascolta i canti pii. – No… Hallo! Hallo! – Fermati, conte, ti supplico; fai attenzione... No, e la cavalcata si affretta come in un vortice.
Improvvisamente il conte rimane solo; il suo cavallo si rifiuta di avanzare; soffia nel corno, ma questo non suona più. Una voce lugubre, implacabile lo maledice: sacrilegio, dice, che tu sia perseguitato eternamente dall'inferno.
Allora erompono fiamme da ogni perte. Il conte, sconvolto dal terrore, si dà alla fuga, sempre più veloce, inseguito da un'orda di demoni... durante il giorno negli abissi, di notte nel cielo...»

Richard Freed individua nel brano quattro sezioni distinte:[2]

  1. il tranquillo paesaggio domenicale
  2. la caccia
  3. la maledizione
  4. l'inseguimento dei demoni

Tramite l'orchestrazione, Franck evoca l'atmosfera oscura e fantastica dell'inseguimento infernale. La conclusione del brano ricorda il macabro "sogno di una notte di sabba", movimento conclusivo della Sinfonia fantastica di Hector Berlioz (1830).

Il poema sinfonico è strumentato per il seguente organico orchestrale[1]:

Discografia parziale

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  1. ^ a b IMSLP (PDF), su conquest.imslp.info.
  2. ^ Richard Freed, Le Chasseur maudit, su kennedy-center.org, The Kennedy Center (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2016).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN178415924 · BNF (FRcb13912233b (data)
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