Laurenzio

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Laurenzio
   

103
Lr
 
               
               
                                   
                                   
                                                               
                                                               
   

nobelio ← laurenzio → rutherfordio

Generalità
Nome, simbolo, numero atomicolaurenzio, Lr, 103
Serieattinidi
Gruppo, periodo, blocco—, 7, d
Configurazione elettronica
Configurazione elettronica
Configurazione elettronica
Termine spettroscopico2Po1/2
Proprietà atomiche
Peso atomico[266]
Configurazione elettronica[Rn]5f147s26d1
e per livello energetico2, 8, 18, 32, 32, 8, 3
Proprietà fisiche
Stato della materiapresumibilmente solido
Altre proprietà
Numero CAS22537-19-5
Energia di prima ionizzazione443,8 kJ/mol
Energia di seconda ionizzazione1428 kJ/mol
Energia di terza ionizzazione2219,1 kJ/mol
Isotopi più stabili
isoNATDDMDEDP
262Lrsintetico 3,6 hEC262No
266Lrsintetico 11 hSF
iso: isotopo
NA: abbondanza in natura
TD: tempo di dimezzamento
DM: modalità di decadimento
DE: energia di decadimento in MeV
DP: prodotto del decadimento

Il laurenzio o laurencio[1] è l'elemento chimico della tavola periodica che ha come simbolo Lr e come numero atomico il 103. È un elemento sintetico, radioattivo, a vita breve, transuranico, appartenente alle terre rare. Il laurenzio viene sintetizzato dal californio e non possiede applicazioni pratiche.

Caratteristiche

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L'aspetto del laurenzio è sconosciuto, ma è probabilmente metallico e di colore bianco-argenteo o grigio. Si sa poco delle proprietà chimiche del laurenzio, ma un lavoro preliminare su pochi atomi ha indicato che ha comportamenti simili a quelli degli attinidi.

Il laurenzio è ancora spesso associato alla serie chimica degli attinidi nella tavola periodica. Comunque, contrariamente alle altre terre rare, l'elemento 103 è un elemento del blocco d, e si tende a posizionarlo in questa serie chimica.

Il laurenzio venne sintetizzato per la prima volta da Albert Ghiorso, Torbjorn Sikkeland, Almon Larsh e Robert M. Latimer il 14 febbraio 1961 ai Berkeley Radiation Laboratory (oggi chiamati Lawrence Berkeley National Laboratory) dell'Università di Berkeley in California. Fu prodotto bombardando mg di materia composta da 3 isotopi del californio, con ioni di boro-10 e boro-11, all'interno dell'Acceleratore Lineare di Ioni Pesanti (HILAC).

I nuclei trasmutati, divenuti elettricamente carichi, vennero richiamati con un'atmosfera di elio e raccolti su un nastro conduttore di rame. Questo nastro venne poi spostato per posizionare gli atomi raccolti davanti a una serie di rilevatori a stato solido. Il gruppo di Berkeley riportò che l'isotopo 103-257 venne rivelato in questo modo e decadde emettendo una particella alfa a 8,6 MeV con una emivita di 4,2 secondi.

Nel 1967 i ricercatori di Dubna, in Russia riportarono che non furono in grado di confermare l'emettitore della particella alfa con emivita di 4,2 secondi, come 103-257. Questa assegnazione è stata cambiata in 258Lr o 259Lr. Dodici isotopi dell'elemento 103 sono stati sintetizzati, con il 266Lr come più longevo, avendo un'emivita di 11 ore. L'isotopo 266Lr è stato ottenuto come prodotto di decadimento del tennesso[2]. Gli isotopi del laurenzio decadono tramite emissione alfa, fissione nucleare spontanea o cattura di elettrone (in ordine dal più al meno comune).

L'origine del nome, preferito dalla American Chemical Society, fa riferimento a Ernest Lawrence, l'inventore del ciclotrone. Il simbolo Lw usato originariamente venne cambiato in Lr nel 1963. Nell'agosto del 1997 l'Unione internazionale di chimica pura e applicata (IUPAC) ratificò il nome laurenzio e il simbolo Lr durante un meeting a Ginevra.

  1. ^ Laurenzio, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 21 ottobre 2018.
  2. ^ In che modo l'isola della stabilità può aiutarci a scoprire nuovi elementi, su greelane.com. URL consultato il 25 febbraio 2021.

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