La leggenda di Redenta Tiria
La leggenda di Redenta Tiria | |
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Autore | Salvatore Niffoi |
1ª ed. originale | 2005 |
Genere | Romanzo |
Sottogenere | Fantastico |
Lingua originale | italiano |
Ambientazione | Sardegna |
Personaggi | Redenta Tiria e abitanti di Abacrasta |
Protagonisti | Redenta Tiria |
La leggenda di Redenta Tiria è un romanzo di Salvatore Niffoi; ambientato in Sardegna e scritto con linguaggio tipico della lingua Sarda: trova ubicazione in cittadelle e paesi inventati come Abacrasta (fulcro del romanzo).
Il romanzo è impostato in modo del tutto originale, la storia non rispetta lo svolgimento cronologico degli eventi ma è suddiviso in capitoletti narranti ognuno la vita di un abitante di Abacrasta. A narrare ciò è un pubblico ufficiale del comune che firma i nulla osta per seppellire i cadaveri dei morti in Abacrasta. La particolarità di questo comune è che nessuno vi moriva di morte naturale ma si suicidava dopo aver udito una fantomatica voce che diceva
«“Ajò! Preparati, che il tuo tempo è scaduto!”»
come il nonno del narratore che si era ucciso appendendosi ad un albero con la cinghia dei suoi pantaloni.
C'è pure chi decide di prendere una laurea in medicina e chirurgia e poi la specializzazione in Psichiatria per capire che cosa spingesse gli abitanti al suicidio; tuttavia lo stesso psichiatra sente la voce e cerca la morte ma il suo atto viene interrotto dall'entrata in scena di Redenta Tiria che professa essere la "Figlia del Sole" ed invita a spargere la voce che suo padre non vuole più queste morti premature. Redenta Tiria è colei che dal punto di vista narrativo rompe la monotonia creatasi nel romanzo impedendo le morti.
Il nome della protagonista è un consapevole impasto di cristianesimo e paganesimo: Redenta, quale sorta di divinità femminile e figlia del sole, è infatti un Cristo sottratto alla tradizione ebraica, quasi l'autore voglia farlo rientrare negli schemi della religione classica.