Guglielmo Forest

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Guglielmo Forest

Senatore del Regno di Sardegna
Durata mandato27 aprile 1852 –
2 ottobre 1860
Legislaturadalla III (nomina 10 luglio 1849) alla VII
Tipo nominaCategoria: 20
Sito istituzionale

Guglielmo Forest (Chambéry, 1780Chambéry, 21 giugno 1875[1]) è stato un senatore del Regno di Sardegna.

Vicepresidente del Consiglio provinciale di Chambéry, Consigliere comunale e poi Sindaco di Chambéry, fu anche Membro dell'Amministrazione degl'istituti di carità e di beneficenza e consigliere generale di Carità della stessa città[2]. Il 10 luglio 1849 fu incluso negli elenchi dei nove senatori del Regno di Sardegna per la categoria 20. Secondo il senatore Pietro Gioja, che lesse la relazione per la convalida al Senato il 27 aprile 1852, il Forest, quando nella Savoia «molti cospiravano a farla preda della neonata repubblica francese», nella sua città di Chambéry «usando l'amore e la reverenza di cui godeva» aveva «cooperato efficacemente a raddrizzare le opinioni disordinate e a mantenere nel capoluogo e in tutta la provincia la fede all'ordine pubblico»[3]. Conservatore per abitudini e per relazioni, in Senato, sedette tra i clericali. In pubblica assemblea non parlò mai[4].

Si dimise dalla carica di Senatore il 2 ottobre 1860 per mostrare disappunto verso il passaggio della Savoia, sancito dal Trattato di Torino, la regione in cui nacque, alla Francia[5].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dati tratti da Forest Guillaume, in Revue savoisienne, 1895, p. 178.
  2. ^ Regia Segreteria di Stato per gli Affari, Calendario generale pe' regii stati, Compilato d'Ordine di S.M., Anno XV, Torino: Tipografia di Giuseppe Pomba e C, 1838, pp. 142,267, 416.(on line)
  3. ^ Istituto per la storia del Risorgimento italiano, Rassegna storica del Risorgimento, Volume 49,Parti 3-4, 1962, p. 396.(on line Archiviato l'11 febbraio 2023 in Internet Archive.)
  4. ^ Le Camere nel 1858 e nel 1859: schizzi parlamentari d'uno sconosciuto, Raccolti e corredati di note e di documenti inediti, Torino: Tipografia di Eredi Botta, 1861, p. XI.(on line)
  5. ^ G. Galletti, P. Trompeo, Atti del parlamento Italiano. Sessione del 1860, Pinerolo: Giuseppe Lobett-Bodoni, 1859, p. 32)

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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