Giuseppe Nogari

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Il miracolo di San Giuseppe da Copertino, Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari

Giuseppe Nogari (Venezia, 1699Venezia, 3 giugno 1763[1]) è stato un pittore italiano esponente del Rococò.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

L'apostolo Pietro

Fu allievo di Antonio Balestra[2][3][4][5], ma più probabilmente di Giovanni Battista Piazzetta[6] o perlomeno ne subì l'influenza.

A partire dal 1726 fece parte della Corporazione veneziana dei pittori[6].

Ebbe commissioni dal Marchese Ottavio Casnedi, che per primo, notandone le capacità, iniziò a richiedergli dipinti di mezze figure[4].

Già nelle opere della fase iniziale della sua vita artistica (vedi le Quattro teste, antecedenti al 1736, dipinte su commissione del conte Carl Gustaf Tessin, mecenate e collezionista) è evidente che Nogari si ispirò ai ritratti di Rosalba Carriera e Rembrandt, che l'artista conosceva dai disegni della collezione di Zaccaria Sagredo[6].

Dalla fine del 1730, divenuto ormai noto, vari collezionisti tedeschi acquisirono parecchie sue opere soprattutto di tema religioso, andate perdute[6]. Tra il 1736 e il 1739 Johann Matthias von der Schulenburg, suo mecenate e protettore, inviò in Germania almeno quattordici Teste, anch'esse perdute[6].

Dal 1739 al 1742, Nogari lavorò per la Casa Savoia a Torino[5] dipingendo quattro Teste e realizzando la decorazione del Palazzo Reale di Torino con allegorie celebranti la gloria dei committenti, ora in parte poste nel padiglione di caccia di Stupinigi. Da queste traspare l'influenza di Jacopo Amigoni[6].

Ritornato a Venezia nel 1743, lavorò per Francesco Algarotti e successivamente per Federico Augusto II, elettore di Sassonia, dipingendo tre Teste e due Filosofi[6] e per il console britannico a Venezia, Joseph Smith (due Teste e sette Ritratti di Artisti)[4][6]. Per i collezionisti tedeschi eseguì due Allegorie, entrambe antecedenti al 1749[6].

Negli anni '50, Nogari dipinse parecchie pale d'altare per le chiese venete, in particolare Cristo che consegna le chiavi a San Pietro nella cattedrale di Bassano, dove sembra voler concilare gli stili del Balestra e del Piazzetta[5] e Il miracolo di San Giuseppe di Copertino ai Frari a Venezia[6]. In questo periodo continuò a lavorare per il mercato tedesco, in particolare per Sigismund Streit, altro suo mecenate[6] per cui eseguì sei dipinti, di cui restano quattro Allegorie[6].

Nel 1756 divenne membro dell'Accademia di belle arti di Venezia[6].

Furono suoi allievi Alessandro Longhi[3] e Johann Gottlieb Prestel[2][7] o Johann Gottlieb Pressler[3].

Giuseppe Nogari è noto soprattutto per i suoi ritratti sia a mezzo busto che a figura intera, rappresentanti soggetti di natura religiosa e storica, caratterizzati da buona espressività, dipinti a tinte tenui su fondo scuro[2]. Spesso i personaggi rappresentati sono donne anziane o persone vestite miseramente.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Michael Bryan, Dictionary of painters and engravers, biographical and critical, Londra, H.G.Bohn, 1849, pag.414-518
  • Pellegrino Antonio Orlandi e Pietro Guarienti, Abecedario pittorico, Venezia presso Gianbatista Pasquali, 1753, pag.235
  • James R. Hobbes, The Picture Collector's Manual: Alphabetical arrangement of scholars and masters, vol.II, Londra, T.& W. Boone, 1849, pag.176
  • Matthew Pilkington, A general dictionary of painters: containing memoirs of the lives anf works of the most eminent professors of the art of painting, vol.II, London printed for Thomas MacLean, 1824, pag. 196
  • Museo Correr, Vincenzo Lazari, Notizia delle opere d'arte e d'antichità della Raccolta Correr di Venezia, 1859, pag.23
  • Luigi Antonio Lanzi, Storia pittorica della Italia, dal risorgimento delle belle arti fin presso alla fine del XVIII secolo, tomo terzo, Bassano presso Giuseppe Remondini, 1809, pag.280

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Controllo di autoritàVIAF (EN51962132 · ISNI (EN0000 0000 6628 9717 · BAV 495/101222 · CERL cnp00569349 · Europeana agent/base/6394 · ULAN (EN500005902 · GND (DE122384865 · BNF (FRcb149687084 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-51962132