Gérard Fossoud

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gérard Fossoud
NazionalitàBandiera della Francia Francia
Altezza170
Peso68
Calcio
RuoloDifensore
Termine carriera1967
Carriera
Squadre di club1
1958-1967Grenoble40+ (0+)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 26 dicembre

Gérard Fossoud (Chambéry, 20 agosto 1935Saint-Pierre-d'Albigny, 10 maggio 2019) è stato un calciatore francese, di ruolo difensore.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Milita dal 1958 al 1967 nel Grenoble, con cui vince la Division 2 1959-1960. La stagione in Division 1 si concluse con la retrocessione nella serie inferiore. Il ritorno in massima serie è però immediato, grazie al primo posto nella Division 2 1961-1962. Con il Grenoble raggiunse nell'estate 1962 la finale della Coppa delle Alpi 1962, persa contro gli italiani del Genoa che si imposero per 1-0.[1][2] Il ritorno in massima serie dura però solo una stagione, e Fossoud militerà nel Grenoble ancora quattro stagioni nella serie cadetta.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1961-1962 Bandiera della Francia Grenoble D2 5 0 - - - - - - - - 5 0
1962-1963 D1 35 0 - - - - - - - - 35 0
Totale Grenoble 40+ 0+ - - - - - - 40+ 0+
Totale carriera 40+ 0+ - - - - - - 40+ 0+

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Grenoble: 1959-1960, 1961-1962

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giulio Accatino, Il Genoa si aggiudica la Coppa delle Alpi, in La Stampa, 30 giugno 1962. URL consultato l'8 gennaio 2020.
  2. ^ Renzo Bidone, Al GENOA la Coppa delle Alpi, in Corriere dello Sport, 30 giugno 1962. URL consultato l'8 gennaio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]