Flower of the Dusk

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Flower of the Dusk
Titolo originaleFlower of the Dusk
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1918
Durata1.500 metri (5 rulli)
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
film muto
Generedrammatico
RegiaJohn H. Collins
SceneggiaturaJohn H. Collins
ProduttoreMaxwell Karger (supervisore)
Casa di produzioneMetro Pictures Corporation
FotografiaJohn Arnold
Interpreti e personaggi

Flower of the Dusk è un film muto del 1918 sceneggiato e diretto da John H. Collins che ha come interprete principale la popolare attrice Viola Dana, moglie del regista.

La sceneggiatura si basa su Flower of the Dusk, romanzo di Myrtle Reed pubblicato a New York nel 1908[1].

Ambrose North, che è cieco, si tormenta rimuginando per anni sul suicidio della moglie Constance, morta quando la figlia Barbara aveva appena due anni. La ragazza, al compimento del ventunesimo anno, apre una lettera lasciatale dalla madre dove Constance le confessa di volersi suicidare a causa di una relazione che ha avuto con Lawrence Austin. Barbara, conscia che la verità potrebbe ferire ancora di più il padre, inventa per lui una storia diversa. Ambrose si sottopone a un'operazione che dovrebbe restituirgli la vista ma Miriam, la sorella di Constance, che era stata lasciata da Ambrose per la sorella, è decisa - dopo tanti anni - a vendicarsi del torto subito e vuole fargli leggere la lettera di Constance. Ma, presa dall'impazienza, gli toglie le bende troppo in fretta. Ambrose, ferito gravemente, delira quando vede la figlia che scambia per lo spirito della moglie, ritornata da lui per rassicurarlo del suo amore e muore felice con questa convinzione.

Il film fu prodotto dalla Metro Pictures Corporation.

Distribuzione

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Distribuito dalla Metro Pictures Corporation, il film uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 12 agosto 1918. Il copyright del film, richiesto dalla Metro Pictures Corp., fu registrato il 20 agosto 1918 con il numero LP12767[1].

  1. ^ a b AFI, su afi.com. URL consultato il 1º ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2017).

Collegamenti esterni

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