Su intuizione del presidente Andrea Ghiotto che ne intravide le potenzialità, Bragaglia è tesserato dall'Arzignano Grifo nel febbraio 2004 come alternativa all'esperto Caio Farina[1]. Durante la prima stagione il giocatore viene scarsamente utilizzato in prima squadra, risultando tuttavia decisivo nella vittoria del campionato nazionale Under-21[2]. Nelle stagioni seguenti continua a essere utilizzato in entrambe le formazioni, trovando gradualmente maggiore spazio in prima squadra complice la cessione dello stesso Farina. Con il Grifo gioca complessivamente per cinque anni durante i quali vince due scudetti, altrettante supercoppe italiana, un campionato Under-21 e una Coppa Italia Under-21. Nonostante le prestazioni positive e la fiducia della società, in questo periodo gli vengono frequentemente preferiti portieri di maggiore esperienza[3] finché nel dicembre 2008 è ceduto a titolo definitivo alla Cameranese in Serie B[4]. Con i marchigiani gioca appena metà stagione, facendo ritorno in Serie A già nella stagione 2009-10, disputata con la maglia della Barrese in Serie A. La mancata iscrizione dei napoletani al successivo campionato lo costringono a trasferirsi nuovamente; ad assicurarsene le prestazioni è il Kaos Futsal che supera la concorrenza dello Sport Five Putignano[5]. Il biennio trascorso in Emilia non è tra i più felici né per il giocatore né per la squadra che al termine della stagione 2011-12 retrocede in Serie A2; nella stagione successiva gioca in Serie A2 con il neonato Napoli Futsal Santa Maria Scafati con cui vince la Coppa Italia di categoria e i play-off promozione, risultando decisivo nella vittoriosa finale contro il Cagliari[6]. Il portiere rimane tuttavia nella cadetteria, accettando l'offerta dell'Aesernia[6] con la cui maglia disputa solamente il girone di andata della stagione 2013-14, venendo ceduto nel mercato di riparazione invernale all'ambizioso Orte[7] con cui sfiora la promozione in Serie A, svanita nella finale play-off contro il Sestu. L'anno seguente contribuisce alla vittoria del girone A di Serie A2: a fine stagione la porta dell'Orte risulta la seconda meno battuta dell'intera categoria. La mancata iscrizione della società ortana spinge il giocatore ad accasarsi al Policoro[8], ancora in Serie A2.