Donato Frisia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Castellammare, 1934, Milano, Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo

Donato Frisia (Merate, 30 agosto 1883Merate, 13 dicembre 1953[1]) è stato un pittore italiano.

Dal 1905 al 1910 si forma all'Accademia di Brera di Milano: fa parte della cerchia di Emilio Gola e nel 1910 partecipa, per la prima volta, all'Esposizione Nazionale di Belle Arti alla Società ed Esposizione Permanente di Milano.
Si fa notare per l'esecuzione di monumenti funerari e, in pittura, si dedica principalmente al paesaggio e alla natura morta.

Nel 1914 si presenta alla XI Esposizione Internazionale d'arte della città di Venezia.
Tornato dalla prima guerra mondiale, compie numerosi viaggi, soprattutto a Parigi. Nel 1921 vince il premio Mylius dell'Accademia di Belle Arti di Milano e nel 1922 il Premio Principe Umberto. I suoi viaggi, anche nel nord Africa, proseguono anche negli anni Trenta.
Nel 1942 la XXIII Esposizione Internazionale di Venezia gli dedica una sala personale.

  • Antonella Crippa, Donato Frisia, catalogo online Artgate Archiviato il 16 maggio 2016 in Internet Archive. della Fondazione Cariplo, 2010, CC-BY-SA (fonte per la prima revisione della voce).
  • Amarilli Marcovecchio, Donato Frisia, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 50, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998.
  • Marina Pizziolo, Donato Frisia. L'invenzione del vero, Bergamo, Bolis, 1992.
  • Nicoletta Colombo e Marina Pizziolo, Donato Frisia, Milano, Archivi d'arte lombarda, 1994.
  • Nicoletta Colombo e Marina Pizziolo, Mondonico: le ragioni di un incontro. Gola, Frisia, Carpi e Brambilla, Milano, Nuova Galleria Carini, 1995.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN39255140 · ISNI (EN0000 0000 5304 4454 · SBN LO1V170015 · Europeana agent/base/44175 · LCCN (ENnr93048125 · GND (DE103385087X