Discussione:Leggi di Kirchhoff

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Fisica
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chiedo scusa. Interrogato il sistema, prima di dare corso all'articolo, la non disponibilit6à dello stesso risultava affermata. Esiste un'altro articolo, trattato in modo diverso, però esiste. Credo che si debba cancellare il mio, arrivato dopo. Sommacal alfonso

Se potessi indicare qual è l'altro articolo, usando le [[ ]] parentesi per darci il link, potremmo vedere se i due articoli si possono integrare. Dato che Principi di Kirchoff e Leggi di Kirchoff puntano a questo, qual è il nome con cui è stata fatta la ricerca? (così potremmo rendere la ricerca più comoda per altri che inseriscano la stessa "chiave"). --Sigfrido(evocami) 05:24, 5 gen 2006 (CET)[rispondi]
penso ci si riferisca a Le leggi di kirchoft... l'avevo segnalato da cancellare in quanto doppione e col titolo sbagliato, sia per via del "Le" che del "kirchoft" invece del "kirchhoff" --fra_dimo - scrivimi 10:23, 5 gen 2006 (CET)[rispondi]


mi permetto di affermare che ci sono alcuni errori in questa pagina: 1. la LKC (Legge di Kirchhoff delle Correnti <-- essendo una traslitterazione ci sono vari e diversi modi per scrivere Kirchhoff, incluso Kirchof o, se mi ricordo bene sul vecchio Desoer, Kuh anche Kircchhoff, con due 'c') si riferisce a "superfici" chiuse, non ai nodi (e, per questo motivo e' di applicabilita' molto maggiore)

2. Nodo di un circuito puo' essere anche un punto tra due soli componenti (qualsiasi metodo di analisi dei circuiti, tipo MNA o STA si basa su questa definizione.... e non c'e' alcun motivo per limitare i nodi a "maggiore di" tre dispositivi... in linea di principio, se considero "circuito" per es. un condensatore attaccato al nulla (cioe' collegato ad un circuito aperto) i suoi due terminali sono "nodi"... anche se di solito non si disegna certo il circuito aperto come componente (btw: l'eq. di stato du un circuito banale come quello appena descritto e' ben definita...)

3. nella LKT si parla esplicitamente di "resistenze", ma in realta' la LKT vale per qualsiasi sequenza di nodi (anche se cosi' facendo ne salto alcuni)... il modo migliore per enunciare la LKT e' a mio parere ancora una volta quella del Desoer Kuh (o del piu' recente Chua Desoer Kuh).... in effetti basta dire che qualsiasi **tensione** e' scrivibile come **differenza di potenziali**.

4. MOLTO IMPORTANTE: per quanto riguarda i circuiti in regime sinusoidale (un po' meglio di "corrente alternata", che e' un termine colloquiale e non particolarmente esatto) si puo' parlare di "somma vettoriale" solo se stiamo parlando di una rappresentazione in termini di **fasori**. In realta', istante per istante, la LKC e la LKV valgono come **somma algebrica**, e questo vale in qualsiasi tipo di "regime" di funzionamento... si puo' dire che l'elettrotecnica stessa e' **definita** da tutti i circuiti per i quali valgono le LK, quelli, cioe' (cosidetti a parametri concentrati) dove si puo' supporre che tutti i fenomeni avvengano esclusivamente all'interno di una regione dello spazio che noi chiamiamo **circuito** --gsg 00:59, 18 feb 2006 (CET)[rispondi]

ulteriori critiche[modifica wikitesto]

mi spiace fare il rompiscatole, ma la didascalia della figura con le maglie è totalmente errata"

  • non è vero che un ramo di un circuito è la serie di uno o più componenti, un ramo può anche essere un circuito aperto, se mi conviene, (e spesso conviene, pensare alle uscite di un ampli lasciato a circuito aperto, per es...) e quindi e' giusto sia definito come lato del grafo corrispondente al circuito (e dove metto i lati, anche "falsi", come nel caso del circuito aperto, dove più mi conviene e piace).
  • non e' vero che nodo è dove convergono almeno tre rami (v. nota 2 sopra)
  • la definizione di maglia, date le definizioni sopra, risulta coerente... anche se penso sia più semplice dire che e' una sequenza "chiusa" di nodi (anche se non ci sono componenti in mezzo.

ci tengo a precisare che qs definizioni non sono affatto "fisime pignolesche", ma definizioni di notevole importanza applicativa nella soluzione (manuale e algoritmica) dei circuiti.

.... tra un po'... lento pede... modifico. (ma attendo volentieri contributi dialettici) Intervento non firmato di Gian

Ho modificato le definizioni (e cambiata l'immagine) in:
Ramo (o arco): collegamento fra due nodi
Nodo: punto in cui convergono almeno due rami
Maglia: insieme di due o più rami che formano un cammino chiuso

Inoltre la KLV può essere applicata solo a circuiti planari, mentre non è necessario per la KLC. β16 - (talk) 12:17, 20 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Credo le definizioni di Ramo e Nodo non siano tra le più felici: infatti si presenta il problema di una definizione ricorsiva. Volendo lasciare la definizione di nodo, si potrebbe modificare quella di ramo in:

Ramo: qualunque elemento circuitale a due terminali.