Cur nimium adpetimus? Nemini nimium bene est
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La frase latina cur nimium adpetimus? Nemini nimium bene est significa letteralmente: "perché aspiriamo al superfluo? Esso non è un bene per nessuno".
L'espressione è uno dei pochi frammenti superstiti di Lucio Afranio[1], autore latino attivo fra il II e il I secolo a.C., secondo gli stessi antichi (cfr. Velleio Patercolo, Historiae 2, 90) il miglior rappresentante del genere della commedia togata.
L'invito a non eccedere nei propri desideri e nelle proprie richieste non è una massima originale di Afranio, ma un motivo ricorrente in tutta la storia letteratura latina.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Il latino che serve di Marco Tiberi, 2012. ISBN 9788898190058