Christopher Sholes
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/05/Sholes.jpg/220px-Sholes.jpg)
Christopher Sholes (Mooresburg, 14 febbraio 1819 – Milwaukee, 17 febbraio 1890) è stato un inventore statunitense, inventore della tastiera qwerty nel 1873. Come comproprietario del brevetto del 1868 il suo modello typewriter lo rende tra i padri della macchina da scrivere.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Sholes si trasferì nella vicina Danville dove lavorò come apprendista in una compagnia addetta al servizio stampa, dopo aver terminato tale apprendistato si trasferì a Milwaukee nel Wisconsin nel 1837.[1]
Nel 1841 lavorò per 4 anni come editore al Southport Telegraph[2] Iniziò proficue collaborazioni con Samuel W. Soume e Carlos Glidden.[3]
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/9a/Sholes_typewriter.jpg/220px-Sholes_typewriter.jpg)
Grazie al loro lavoro nel 1867 riuscirono a ideare un primo modello di macchina da scrivere, a questo ne seguì un altro che aveva la caratteristica di riuscire a scrivere solo lettere maiuscole l'anno seguente, nel 1868 e la brevettarono. Sholes continuò gli studi sui meccanismi perfezionandoli.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/9f/Qwerty.png/260px-Qwerty.png)
La sua idea rivoluzionaria era sistemare la vecchia disposizione dei pulsanti delle macchine da scrivere, inizialmente in ordine alfabetico, seguendo un apposito ordine da lui studiato per impedire i numerosi inceppamenti frequenti all'epoca, in quanto le macchine non erano così veloci da seguire la rapidità di scrittura offerta dall'ordine alfabetico. Ideò per questo la tastiera qwerty.[4] Con queste idee riuscì alla fine a stipulare un contratto con la Remington che ne prevedeva la messa in commercio nel 1873.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Thomas N. Huckin, Leslie A. Olsen, English for science and technology: a handbook for nonnative speakers p. 25, McGraw-Hill, 1983, ISBN 978-0-07-030821-3.
- ^ Robert Bingham Downs, Jane B. Downs, Journalists of the United States: biographical sketches of print and broadcast news shapers from the late 17th century to the present p. 313, McFarland, 1991, ISBN 978-0-89950-549-7.
- ^ Timmons Todd, Science and technology in nineteenth-century America p. 67, Greenwood Publishing Group, 2005, ISBN 978-0-313-33161-9.
- ^ Danny Saunders, Nina Smalley, Simulations and games for transition and change p. 75, Routledge, 2000, ISBN 978-0-7494-3397-0.
- ^ Jeffrey R. Yost, The computer industry p. 20, Greenwood Publishing Group, 2005, ISBN 978-0-313-32844-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Christopher Sholes
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sholes, Christopher Latham, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Christopher Latham Sholes, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 40303304 · ISNI (EN) 0000 0000 4903 291X · CERL cnp00578959 · LCCN (EN) nr95017562 · GND (DE) 12409001X |
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