Christian M. Goldbeck

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Christian Martin Goldbeck (Meschede, 21 febbraio 1974) è uno scenografo tedesco, vincitore del Premio Oscar alla migliore scenografia per Niente di nuovo sul fronte occidentale.

Christian Martin Goldbeck ha studiato scenografia presso l'HFF Konrad Wolf di Potsdam e si è laureato in architettura alla University of East London[1][2].

Nel 2004, ha lavorato alla scenografia del film The Edukators, presentato al Festival di Cannes 2004[3][4]. Nello stesso anno, ha lavorato anche alla commedia Zucker!... come diventare ebreo in 7 giorni di Dani Levy[5]. Nel 2009, ha lavorato come scenografo a Storm, presentato al Festival internazionale del cinema di Berlino. Successivamente, ha lavorato a film come Heidi di Alain Gsponer e Euphoria di Lisa Langseth[6]. Nel 2023, ha vinto, assieme a Ernestine Hipper, il Premio Oscar alla migliore scenografia per Niente di nuovo sul fronte occidentale di Edward Berger[7][8]. Dal 2023 è membro dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Christian Goldbeck, su crew-united.com.
  2. ^ (EN) Christian M. Goldbeck, su Bernhard Koch Management, 2 marzo 2022. URL consultato il 9 dicembre 2023.
  3. ^ (DE) Die fetten Jahre sind vorbei • Deutscher Filmpreis, su Deutscher Filmpreis. URL consultato il 9 dicembre 2023.
  4. ^ (EN) Christian M. GOLDBECK, su Festival de Cannes. URL consultato il 9 dicembre 2023.
  5. ^ Cinematografo: Cast, su www.cinematografo.it. URL consultato il 9 dicembre 2023.
  6. ^ (EN) Christian M. Goldbeck, su MUBI. URL consultato il 9 dicembre 2023.
  7. ^ MYmovies.it, Oscar 2023, Niente di nuovo sul Fronte Occidentale vince per la Miglior Scenografia, su MYmovies.it. URL consultato il 9 dicembre 2023.
  8. ^ (EN) Denise Petski, ‘All Quiet On The Western Front’s Production Designer Christian M. Goldbeck Thanks Director Edward Berger & His Team Following Oscar Win: “I Am Completely Blown Away”, su Deadline, 13 marzo 2023. URL consultato il 9 dicembre 2023.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN268906140 · ISNI (EN0000 0003 8322 4896 · LCCN (ENno2011029072 · GND (DE141274964