Coordinate: 43°12′38.49″N 13°03′32.71″E

Chiesa di San Biagio (Castelraimondo)

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Chiesa di San Biagio
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneMarche
LocalitàCastelraimondo
Coordinate43°12′38.49″N 13°03′32.71″E
Religionecattolica
Titolaresan Biagio
Arcidiocesi Camerino-San Severino Marche
CompletamentoXIX secolo

La chiesa di San Biagio è la parrocchiale di Castelraimondo, in provincia di Macerata e arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche[1][2]; fa parte della vicaria di Castelraimondo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima chiesa a servizio del borgo fortificato di Castro Raymundi, costruito fra il 1311 e il 1318, fu edificata probabilmente all'interno delle mura castellane, ma non se ne conosce l'esatta data di fondazione: fu forse eretta contestualmente al maniero, ma le più antiche testimonianze della sua esistenza risalgono solo al 1330. Anche la sua collocazione non è nota con certezza, in quanto potrebbe essere sorta in una zona differente rispetto al luogo di culto attuale, posto a ridosso delle antiche mura[3].

Nella prima metà del XVIII secolo l'edificio, che risultava sede di parrocchia almeno dal 1603[3], fu probabilmente ristrutturato e in seguito consacrato l'8 settembre 1757[1].

Nel 1799 il borgo di Castelraimondo fu profondamente danneggiato da un violento terremoto, che colpì anche la chiesa e soprattutto il suo campanile; tre anni dopo, il cardinale Doria approvò il progetto di risistemazione e ampliamento del luogo di culto, concedendo l'utilizzo delle pietre delle mura castellane in rovina. I lavori più importanti interessarono la facciata, che fu ricostruita in forme neoclassiche, e una delle torri dell'antico maniero, che fu sopraelevata e trasformata in campanile[1][3].

Nel 1906 un incendio provocò grossi danni alla parrocchiale, che fu in seguito profondamente ristrutturata e ampliata, allungando la navata e arretrando il presbiterio; gli interventi, completati nel 1915, interessarono in particolare gli interni, che furono decorati con stucchi, mentre l'aula fu coperta con una volta a botte lunettata[1][3].

Nel corso della seconda guerra mondiale, alcuni bombardamenti colpirono il borgo di Castelraimondo, causando distruzioni anche nella copertura della chiesa; la volta fu ricostruita negli anni successivi e nel 1972 decorata con affreschi dal pittore Milano Tiranti[1].

Il luogo di culto fu nuovamente danneggiato nel 1997 da un devastante terremoto, che provocò il crollo di parte del tetto e della volta sottostante; i conseguenti lavori di ristrutturazione furono condotti nel 2000[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a capanna della chiesa, rivolta a sudovest e abbellita da una cornice orizzontale, è tripartita da quattro lesene sorreggenti il fregio e il frontone di forma triangolare e presenta al centro il portale timpanato e sopra una finestra murata.

Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora affiancata da lesene ed è coronata dalla cupoletta[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali e le cui pareti sono scandite da paraste tuscaniche sorreggenti il cornicione modanato sorreggente la volta a botte; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini e chiuso dall'abside, il cui catino è spartito in tre spicchi[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Chiesa di San Biagio <Castelraimondo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 19 aprile 2022.
  2. ^ BeWeB.
  3. ^ a b c d Chiesa di San Biagio, su comune.castelraimondo.mc.it. URL consultato il 19 aprile 2022.

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