Carlos Cojuangco

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Carlos Cojuangco

Membro della Camera dei rappresentanti delle Filippine - 1º distretto di Tarlac
Durata mandato30 giugno 2016 –
22 febbraio 2022
PredecessoreEnrique Cojuangco
Successorecarica vacante

Membro della Camera dei rappresentanti delle Filippine - 4º distretto di Negros Occidental
Durata mandato30 giugno 1998 –
12 maggio 2007
PredecessoreEdward Matti
SuccessoreJeffrey Ferrer

Sindaco di Pontevedra
Durata mandato30 giugno 1992 –
30 giugno 1998

Dati generali
Partito politicoNPC (1992-2022)
ProfessioneImprenditore

Carlos Roberto Santiago Oppen Cojuangco, noto anche con lo pseudonimo di Charlie (Manila, 14 aprile 1963Taguig, 22 febbraio 2022), è stato un politico e imprenditore filippino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini e la famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Carlos Cojuangco nacque a Manila il 14 aprile 1963, ultimogenito dell'imprenditore Eduardo Cojuangco Jr. e della moglie Soledad "Gretchen" Oppen-Cojuangco, quest'ultima di origini spagnole e tedesche.

L'ascesa politica dell'ilocano Ferdinand Marcos, senatore già da tempo amico del padre Eduardo, portò a un graduale stravolgimento dei rapporti all'interno della famiglia imprenditoriale dei Cojuangco: mentre alcuni membri (tra cui Eduardo e Ramon Cojuangco) godevano di un rapporto di fiducia con Marcos, dopo la sua elezione a Presidente nel 1965 il ramo dei Cojuangco-Aquino iniziò a criticarne l'operato sino a divenirne un suo strenuo oppositore.[1]

Gioventù e esilio negli Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nella residenza di famiglia a Manila, durante l'adolescenza si trasferì con il fratello Mark e le sorelle nella provincia di Negros Occidental.

Dopo la rivoluzione del Rosario che pose fine alla presidenza di Marcos e instaurò il nuovo governo di Corazon Aquino, cugina del padre Eduardo, partì in esilio forzato per gli Stati Uniti d'America con la famiglia.[2]

Il rapporto tra i due rami dei Cojuangco si incrinò in particolar modo proprio negli anni dell'amministrazione Aquino, con l'annullamento dei passaporti dell'intera famiglia di Eduardo e le accuse nei suoi confronti di essere stato il mandante dietro vari tentativi di golpe.[2] Durante questo periodo Carlos visse con i genitori in una casa a Santa Monica.

Ritorno nelle Filippine e ingresso in politica[modifica | modifica wikitesto]

Sindaco di Pontevedra[modifica | modifica wikitesto]

I Cojuangco tornarono clandestinamente nelle Filippine nel 1989, impegnandosi da lì in poi a ricostruire una reputazione politica e professionale.[3] Carlos, che nel frattempo aveva vissuto a Bacolod, entrò in politica nel 1992, venendo eletto sindaco della municipalità di Pontevedra in rappresentanza della neonata Coalizione Popolare Nazionalista, entità politica fondata dal padre.

Camera dei rappresentanti[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essere stato rieletto sindaco nel 1995, nel 1998 scelse di non ricandidarsi ed entrò a far parte della Camera dei rappresentanti delle Filippine per il quarto collegio elettorale di Negros Occidental. Confermato per tre mandati consecutivi, al Congresso sostenne la presidenza di Joseph Estrada sino alla rivoluzione EDSA II.

Nel 2016 fece ritorno al Congresso, questa volta per il primo distretto elettorale di Tarlac. La scelta fu dettata dalla volontà del padre di mantenere salda l'influenza politica nella loro storica roccaforte, dopo la morte prematura del deputato in carica Enrique Cojuangco.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Così come il padre, Cojuangco era un grande appassionato di motori.[4] Il 26 ottobre 2021 fu colto da un aneurisma cerebrale improvviso alla guida nel corso di una gara al Clark International Speedway di Mabalacat: trasportato d'urgenza in ospedale, fu successivamente operato.[5]

Morì il 22 febbraio 2022 al St. Luke’s Medical Center di Taguig, all'età di 58 anni, senza più riprendere conoscenza.[6] Le sue spoglie furono tumulate nel cimitero di famiglia a Pontevedra.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Fu sposato con l'ex reginetta di bellezza e attrice Rio Diaz (1959-2004), sorella minore della vincitrice di Miss Universo 1969 Gloria Diaz.[7] La coppia ebbe due figli, Claudia e Jaime.[8]

Si risposò in seconde nozze il 10 ottobre 2021 con l'ex giornalista Czarina Maria "China" Jocson,[9] sua moglie sino alla morte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Nelson Navarro, Danding as a young man: “I could have turned out a spoiled bum and made a mess of my life.”, su news.abs-cbn.com, 18 giugno 2020. URL consultato il 3 marzo 2022.
  2. ^ a b (EN) Victor Merina, Secretive Exile Suspected in Failed Move to Oust Aquino : Philippines: Billionaire ‘Danding’ presides over a vast empire. Mysteriously, he was allowed to return to his homeland just before the coup attempt., su latimes.com, 26 dicembre 1989. URL consultato il 3 marzo 2022.
  3. ^ (EN) Claro Cortes, Marcos Ally, Aquino Foe, Slips Back Into Philippines, su apnews.com, 25 novembre 1989. URL consultato il 3 marzo 2022.
  4. ^ (EN) Paul John Caña, Cars, Canvases, and Charms: Inside the Private World of Charlie Cojuangco, su esquiremag.ph, 7 ottobre 2020. URL consultato il 3 marzo 2022.
  5. ^ (EN) Maria Adelaida Calayag e Nestor Corrales, Tarlac mourns passing of Rep. Charlie Cojuangco, su newsinfo.inquirer.net, 23 febbraio 2022. URL consultato il 3 marzo 2022.
  6. ^ (EN) Carla Gomez, Children of late Rep. Charlie Cojuangco to continue legacy of father, su newsinfo.inquirer.net, 3 marzo 2022. URL consultato il 3 marzo 2022.
  7. ^ (EN) Ricky Lo, Staying together whether times are good or bad, su philstar.com, 6 gennaio 2021. URL consultato il 3 marzo 2022.
  8. ^ (EN) Ellson Quismorio, Charlie Cojuangco laid to rest by kin, su mb.com.ph, 1º marzo 2022. URL consultato il 3 marzo 2022.
  9. ^ (EN) Former Kapuso broadcast journalist China Jocson ties knot with Tarlac Rep. Charlie Cojuangco, su gmanetwork.com, 13 ottobre 2021. URL consultato il 3 marzo 2022.