Bozza:Palazzo delle Esposizioni (Pavia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Palazzo delle Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

Il Palazzo delle Esposizioni è una struttura in stile brutalista, collocata a Pavia, in Piazzale Europa, 12. Progettata da Sacchi Carlo Alberto[1] e Chiandussi Duilio nel 1957, è oggi utilizzata per numerose manifestazioni, mostre d'arte e all'occorrenza alcune zone sono dedicate a riunioni e conferenze.

Palazzo delle Esposizioni
Facciata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàPavia
IndirizzoPiazzale Europa 12
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXX secolo
Inaugurazione1958
StileArchitettura brutalista
Usofieristico
Piani2
Area calpestabile2900 m²
Realizzazione
ArchitettoSacchi Carlo Alberto,Chiandussi Duilio
ProprietarioEnte pubblico territoriale

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto di Sacchi e Chiandussi[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto è il risultato di un concorso indetto dalla Camera di Commercio di Pavia nel 1953, volto a fornire una sede stabile per le fiere che coinvolgevano i settori produttivi della città, tra cui industriali, agricoli, artigianali e artistici. Anche se inizialmente la commissione giudicatrice non ha trovato soddisfacenti nessuno dei progetti presentati, l'incarico finale è stato affidato a Sacchi e Chiandussi. Questi architetti hanno avuto l'opportunità di rielaborare le proposte iniziali al fine di rispondere appieno alle esigenze e alle richieste del bando.

Riqualificazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2019 la Camera di Commercio di Pavia ha attuato un piano di riqualifica del Palazzo delle Esposizioni. I lavori avevano come principale obbiettivo quello di sistemare tutti gli elementi che con il tempo hanno subito dei danni e di adeguare la struttura alle nuove esigenze del Comune.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

Il complesso di edifici sorge tra il Piazzale Europa, il Ticino ed il Naviglio Pavese. L'area complessiva è di circa 18 000 metri quadri che sono stati distribuiti in: piazzale di accesso, il complesso edilizio, il piazzale per la sosta delle automobili e il restante spazio è destinato al giardino e spazi per mostre all'aperto.

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

Sulla facciata della struttura sorgono alti e sottili pilastri staccati rispetto al corpo dell'edifico. Quest’ultimi dominano in altezza e sono sormontati da una lama di copertura.

Risaltano le tinte tenui con la prevalenza del colore grigio per la strutture portanti in cemento armato ed del colore bianco in corrispondenza delle pareti piene.

I serramenti, nonostante fossero stati pensati con delle tinte vivaci, attualmente sono realizzati con colori sia tenui che scuri.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

La struttura si compone di due corpi principali collegati tra di loro tramite un corridoio e una galleria interna. Si sviluppa su tre livelli e si divide in due padiglioni principali.

Il padiglione maggiore occupa una superficie di circa 2 500 metri quadrati ed è utilizzato per le esposizioni più importanti e per le manifestazioni sportive.

Si presenta esternamente con forma parallelepipeda e con ampie facciate vetrate, collocate nella parte alta della struttura in modo tale da permettere un'entrata di luce indiretta all'interno della sala espositiva e prendendo anche in considerazione l'orientamento solare, controllato da brise-soleil (sistemi di schermatura dai raggi solari)

Il padiglione minore, detto anche "delle piccole mostre", occupa una superficie di 400 metri quadrati e viene utilizzato per mostre, sala riunioni, congressi e conferenze. Si ripete il motivo dell'edificio principale con l'alternanza di pareti piene, di ampie finestre e di pilastri portanti.

Tra i due padiglioni sono collocati dei servizi (toilette, biglietteria e abitazione del custode), comuni ad entrambi gli edifici, che permettono di rendere la struttura il più funzionale possibile .

Il tetto, realizzato in falde, presenta una forma curva. E' sostenuto da una serie continua e ritmica di grandi archi, con una luce netta di 34 metri, collegati in modo longitudinale; sopra gli archi sono collocate le finestre.

La copertura presenta un intercapedine per l'isolamento termico e un lucernario lungo la linea di colmo.

In corrispondenza della facciata invece il tetto curvo è oscurato da una lama di copertura irregolare, sorretta dai pilastri.

Interni[modifica | modifica wikitesto]

Il padiglione maggiore, grazie alla sua grandezza fornisce due accessi: uno tramite la galleria di collegamento con il padiglione minore, ed il secondo direttamente dal piazzale. L'interno è completamente vuoto e per poter esporre le opere, o il materiale fieristico, vengono collocati dei muri mobili o opportuni padiglioni. Essi permettono di utilizzare lo spazio disponibile senza uno schema preciso bensì in base alle esigenze degli espositori.

Il padiglione minore offre accesso alla zona dedicata all'ufficio informazioni e all'abitazione del custode ed internamente è diviso e sorretto da pilastri, collocati nella navata centrale della sala.

Eventi di rilievo[modifica | modifica wikitesto]

  • 2004 ― Paviantiquaria
  • 2009 ― Carlo Mo [2]
  • 2014 ― PaviArt [3] II edizione
  • 2016 ― PaviArt 2016
  • 2017 ― PaviArt 2017
  • 2017 ― PaviArt Talent
  • 2018 ― PaviArt 2018
  • 2018 ― P.A.T. - PaviArt Talent
  • 2018 — Autunno Pavese [4]
  • 2019 ― PaviArt. Fiera d'arte moderna e contemporanea
  • 2019 ― P.A.T. Pavia Art Talent III Edizione
  • 2023 — Autunno Pavese
  • 2024 ― PaviArt - Mostra d'arte moderna e contemporanea

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sacchi Carlo Alberto, maggiori informazioni sull'architetto: https://re.public.polimi.it/handle/11311/671020
  2. ^ Carlo Mo, http://www.carlomo.com/
  3. ^ PaviArt, www.paviart.it
  4. ^ Autunno Pavese, https://www.autunnopavesedoc.it/

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Archivistiche[modifica | modifica wikitesto]

Archivio Camera di Commercio Industria e Agricoltura Pavia, Relazione tecnica, Pavia 1957.[1]

Bibliografiche[modifica | modifica wikitesto]

Vittorio Prina, Pavia moderna. Architettura moderna in Pavia e Provincia 1925-1980, Cardano, Pavia 2002, p. 222.

Sitografiche[modifica | modifica wikitesto]

Approfondimenti[modifica | modifica wikitesto]

Sul lato dell'edificio è presente un murale che occupa una superficie di 22 per 9 metri. Sono rappresentati elementi tipici di Pavia: un vigneto dell'Oltrepo' Pavese [2], una risaia piena d'acqua e piante di riso, il colonnato di un chiostro antico che richiama quelli situati nel centro storico di Pavia. Il tutto ha come sfondo lo skyline della città con torri, campanili e cupole caratteristiche.

Gli autori del murale sono Marco e Riccardo, artisti di strada del "Il Cerchio e le Gocce"[3], sotto commissione della Camera di Commercio di Pavia.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  • Brutalismo
  • Sacchi Carlo Alberto
  • Ticino Pavese
  • PaviArt

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Camera di Commercio Industria e Agricoltura Pavia, Relazione tecnica, Pavia 1957.
  2. ^ Oltrepò Pavese, http://https://www.visitpavia.com/it/turismo-a-pavia/oltrepo-pavese/
  3. ^ Il Cerchio e le Gocce, https://http://www.ilcerchioelegocce.com//