Bilbolbul Festival internazionale di fumetto

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bilbolbul Festival internazionale di fumetto
Bilbolbul Festival internazionale di fumetto
LuogoBologna, Italia
Anni2007 - 2021
GenereFumetti
OrganizzazioneHamelin Associazione Culturale
Sito ufficialewww.bilbolbul.net

Bilbolbul Festival internazionale di fumetto è un festival dedicato al fumetto che si svolge annualmente a Bologna dal 2007, organizzato da Hamelin Associazione Culturale. Il nome deriva dall'omonimo personaggio dei fumetti ideato da Attilio Mussino e pubblicato sul Corriere dei Piccoli. Il Bilbolbul Festival è spesso conosciuto per la sua attenzione al lato più autoriale e sperimentale del fumetto, dedicando solo spazi marginali al fumetto popolare.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si svolgeva annualmente a Bologna, con mostre e incontri effettuati in musei, gallerie, biblioteche, librerie della città; si interessava alla produzione italiana e straniera e alla commistione con i linguaggi visivi. Nell'edizione del 2012 BilBOlbul propose oltre 50 incontri, proiezioni, performance, workshop e laboratori per bambini, accogliendo circa 30.000 spettatori ed oltre 100 autori nei quattro giorni della manifestazione. In quella stessa edizione è stata diffusa «una rivista, Filomena, che ha scandito i giorni del festival offrendo una cronaca degli eventi e provando anche a porsi come osservatorio critico sull’opera degli artisti in mostra».[2] Nell'edizione 2013 furono ospitati Vittorio Giardino,[3] Jason, Enning Wagenbreth, Lorenzo Mattotti, Aisha Franz e il collettivo Tonto Comics.

Nel 2014 un articolo su Nazione Indiana, pur con un forte apprezzamento della qualità del Festival («Un bel festival! Insieme a quello di Lucca uno dei migliori della penisola. Da lì ci sono passati tutti i “mejo” fumettisti italiani, da gipi a zero calcare per intenderci. Pesi massimi insomma»), criticò la scelta dell'immagine della VII edizione del Festival («un Bilbolbul nero, selvaggio, coloniale») e più in generale la scelta del personaggio nel cui stereotipo «il colonialismo e il suo sistema di potere (che divide il mondo in inferiore e superiore) sono vivi».[4]

Nel 2016, in occasione del decennale, il festival organizza la prima mostra italiana del disegnatore americano Chris Ware.[5][6] Nel 2017 il festival organizza una mostra dedicata a Lorenzo Mattotti[7] nel 2018 a Benito Jacovitti,[8] nel 2019 a Jack Kirby.[9]

Con un addio speranzoso ("Ci rivedremo presto"), il festival ha chiuso nel 2022.

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Si suddivideva in due sezioni:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ fumétto, diffusióne del, in Lessico del XXI secolo, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012. URL consultato il 30 maggio 2024.
  2. ^ Nicola Ruganti, Filomena ci racconta il Bilbolbul, su Minima&moralia, 7 marzo 2012. URL consultato il 30 maggio 2024.
  3. ^ Diffusione del fumetto, in La Stampa, 13 febbraio 2013. URL consultato il 10 maggio 2023.
  4. ^ Igiaba Scego, Il caso Bilbolbul ovvero la necessità di una decolonizzazione italiana, in Nazione indiana, 14 novembre 2014. URL consultato il 30 maggio 2024. Nel numero successivo: La risposta degli organizzatori e la controrisposta dell'autrice, 10 dicembre 2014. URL consultato il 30 maggio 2024.
  5. ^ Nicola D'Agostino, BilBolBul 2016, mostre e autori di fumetto da non perdere, in Panorama, 16 novembre 2016. URL consultato il 10 maggio 2023.
  6. ^ Francesco Costa, Cosa c'è alla mostra su Chris Ware a Bologna, in Il Post, 25 novembre 2016. URL consultato il 10 maggio 2023.
  7. ^ Alessandra Testa, BilBOlBul, a Bologna è l'ora del fumetto, in Vanity Fair, 23 novembre 2017. URL consultato il 10 maggio 2023.
  8. ^ La mostra su Jacovitti, in Fumettologica, 14 novembre 2017. URL consultato il 10 maggio 2023.
  9. ^ Gabriele di Donfrancesco, Da Jack Kirby a Guido Buzzelli: dieci fumettisti in mostra a Bologna, in La Repubblica, 22 novembre 2018. URL consultato il 10 maggio 2023.
  10. ^ Francesco Boille, L'arte del fumetto è andata in mostra a BilBolBul, in Internazionale, 7 dicembre 2021. URL consultato il 10 maggio 2023.
  11. ^ Un festival a Bologna tra fumetto e graphic novel, in Famiglia Cristiana, 1° dicembre 2021. URL consultato il 10 maggio 2023.
  12. ^ Domenico Rosa, «BilBolBul», il Festival del fumetto e la ricerca dell'identità, in Il Sole 24 Ore, 29 novembre 2014. URL consultato il 10 maggio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]