Battelli del Reno

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Battelli del Reno è un'espressione idiomatica usata nell'ambito del pensiero economico per esprimere la teoria istituzionalistica in contrapposizione con la teoria contrattualistica.

Si usa nel dibattito sulle finalità dell'impresa per indicare la concezione dove l'interesse dell'impresa in sé è qualche cosa di distinto, e qualche volta contrapposto, all'interesse degli azionisti.

Si adopera anche l'espressione oggettivizzazione della impresa.

La frase è attribuita a Walther Rathenau che avrebbe risposto agli azionisti della Norddeutscher Lloyd, i quali avanzavano lamentele sul fatto di non aver conseguito gli utili sperati dal loro investimento azionario:

«la società non esiste per distribuire dividendi a lorsignori, ma per far andare i battelli sul Reno»

In Italia l'espressione è stata ripresa da un celebre articolo dell'Asquini che così esplicita il pensiero:[1]

«L’impresa è un esempio tipico di istituzione, infatti ricorrono tutti i suoi elementi caratteristici: il fine comune, cioè il conseguimento di un risultato produttivo socialmente utile, che supera i fini individuali dell’imprenditore (intermediazione, profitto) e dei prestatori di lavoro subordinati; il rapporto di coordinazione tra di essi; la conseguente formazione di un ordinamento all’interno dell’impresa, che conferisce al rapporto di lavoro, oltre l’aspetto contrattuale e patrimoniale, un particolare aspetto istituzionale.»

  1. ^ Alberto Asquini, I battelli del Reno, p. 221
  • Alberto Asquini, Battelli del Reno, 221 e ss. in Scritti, III, Padova, 1961.
  • Walter Rathenau, La realtà delle società per azioni, Rivista delle Società, 1960
  Portale Diritto: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di diritto