Antonio Pelizon

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Antonio Pelizon o Pelizzon (Castel Rubbia, 28 gennaio 1763Gorizia, 27 ottobre 1850) è stato un liutaio italiano, caposcuola della liuteria goriziana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque il 28 gennaio 1763 a Rubbia (battezzato lo stesso giorno nella Parrocchia di Gabria, Comune di Merna, nella Contea Principesca di Gorizia e Gradisca parte dell'Impero Asburgico, regnante Maria Teresa d'Asburgo), oggi parte del Comune di Savogna d'Isonzo in provincia di Gorizia. Il padre si chiamava Franc e la madre era Uršula Cotič del paese di San Michele. Si trasferì e stabilì a Gorizia, dove si sposò e iniziò a riparare alcuni strumenti musicali. La città allora contava poco più di 5 000 abitanti, ma l'attività musicale era assai fiorente ed esisteva una "Scuola dei maestri falegnami". Pelizon in alcuni documenti si firma "marangone" ossia falegname. I suoi violini, secondo alcuni, si ispiravano ai modelli di Stradivari e degli Amati - "I Pelizon avevano come modello lo stile degli Amati, un po' idealizzato" [1] e, secondo altri si rifacevano alla scuola napoletana dei Gagliano. Invece il Maestro liutaio Gio Batta Morassi è "profondamente convinto che la liuteria del Pelizon [Antonio] nulla [ha] a che fare [con essi]. Si possono intravedere nei suoi strumenti alcune caratteristiche corrispondenti ad altre scuole o autori, ma ciò è pura casualità e non certamente copiatura o imitazione." [2] Egli seppe dedurre e creare un modello con personalità e carattere propri. Ebbe tre figli dalla prima moglie e ben 17 dalla seconda. Quattro di essi si dedicarono all'attività paterna: Giuseppe (1800 - 1874), Antonio "il giovane" (1809 - 1861) che aveva la bottega in Via del Teatro, Carlo (1811 - 1891) e Filippo (1817 - 1891), ma non raggiunsero nella costruzione dei loro violini la qualità del padre. Nei Musei e Archivi Storici ERPAC di Gorizia sono conservati due suoi violini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bozzi P., Rodolfo Lipizer, Studio Tesi, PN, 1997, p. 64
  2. ^ Convegni triennali internazionali sulla liuteria (1984-1987-1990), Atti a cura di G. Drascek, Santabarbara Ed., Bellona (CE), 1994, pag. 154

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Ranieri Cossàr, Vecchia liuteria goriziana: la famiglia Pelizon, Istituto per il promovimento delle industrie e dell'artigianato in Gorizia, Tipografia sociale, Gorizia, 1939
  • Convegni Triennali Internazionali sulla Liuteria (1984-1987-1990), Atti a cura di G. Drascek, Ed. Santabarbara, Bellona CE,1994, ISBN 88-87512-04-3
  • Paolo Bozzi, Rodolfo Lipizer, Studio Tesi, PN, 1997, pag. 64
  • Mario Ranieri Cossàr, Vecchia liuteria goriziana, Ancient Luthier's craft in Gorizia, La famiglia Pelizon/The Pelizon family, 1939, presentazione L. Qualli - introduzione l. Nassimbeni, riedito in Antichepagine, Cremonabooks, Cremona, 1999, ISBN 88-8359-002-3
  • Il Friuli Venezia Giulia, Enciclopedia tematica, vol.9: Musica, teatro, cinema, altre arti, pag. 67, Il Piccolo-Il Messaggero Veneto, Udine-Trieste, 2006, pag. 67
  • Massimo de Bonfils, Vademecum del Violinista, Musica nova, Bari, 2012, pag. 29
Controllo di autoritàVIAF (EN70793773 · ISNI (EN0000 0000 3676 5321 · LCCN (ENn2005016466